Applicare innovative tecnologie di rilievo metrico 3D per rispondere alle esigenze generate dal flusso di migranti che attraversano il territorio italiano. È stato questo l’obiettivo dello stage formativo che ha visto coinvolti i membri del team studentesco DIRECT - Disaster and RECovery Team del Politecnico, composto da studenti di Ingegneria e Architettura, che opera nel campo della Geomatica applicata al Disaster Management.
Il 9 e 10 dicembre scorsi, il team è stato chiamato a rispondere alle necessità di documentazione del nuovo rifugio Fraternità Massi di Oulx, comune della alta Val di Susa a 1100 metri di altitudine, dove ogni giorno decine di migranti cercano ospitalità prima di attraversare il confine per raggiungere la Francia. Il rifugio è nato con lo scopo di far fronte all’emergenza migranti esclusivamente dal punto di vista umanitario, un servizio di accoglienza libero e anonimo e un punto di riferimento e ristoro per le persone che sfidano il freddo e la montagna.
La crescita esponenziale del flusso di migranti che chiedono aiuto nell’ultimo anno e soprattutto negli ultimi mesi - circa 50-60 persone ogni giorno - ha reso necessario trovare una struttura più capiente per l’accoglienza rispetto a quella aperta nel 2018.
Grazie all'interessamento della Fondazione Magnetto, l’ex casa per ferie PAS di Oulx è stata donata dai Salesiani alla fondazione Talità Kum, affinchè potesse utilizzarla per l'accoglienza delle persone in transito a partire dal 1 dicembre 2021. La nuova struttura consentirà di ospitare fino a 70 persone per la notte e offrire pasti caldi in un locale ampio e accogliente.
Il team è stato impegnato nel rilievo dell’edifico da adibire a nuovo centro di accoglienza, con il coordinamento di Filiberto Chiabrando, Andrea Lingua e Paolo Maschio e con la collaborazione dei tutor Giulia Sammartano, Lorenzo Teppati Losè, Alessandra Spreafico, Francesca Matrone e Nives Grasso afferenti al Geomatics Lab del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture -DIATI e al Laboratorio di Geomatica per i Beni Culturali del Dipartimento di Architettura e Design-DAD del Politecnico.
Nello specifico sono stati applicati strumenti, metodi e tecnologie innovative della Geomatica per rilevare metricamente gli spazi interni ed esterni dell’edificio che si sviluppa su quattro livelli ove saranno collocati i nuovi ambienti per l’ospitalità notturna e diurna rivolta ai migranti. Strumenti innovativi a scansione laser fissi e mobili, droni aerei multirotore dotati di fotocamere ad alta risoluzione sono stati integrati a tecnologie di posizionamento satellitare GNSS e stazioni totali per la georeferenziazione dei dati acquisiti.
Nonostante la neve accumulatasi nei giorni precedenti e le basse temperature, il team è riuscito a portare a compimento in soli due giorni il rilievo dell’intero complesso. Attraverso l’applicazione dei vari sensori sono stati acquisite immagini fotografiche e nuvole di punti che verranno opportunamente elaborate per generare modelli 3D ed elaborati tradizionali, che serviranno come base alla nuova progettazione e risistemazione degli spazi di accoglienza dei migranti, offrendo loro supporto umanitario prima di affrontare l’attraversamento delle Alpi.