Più di 500 tecnici ed esperti di tutto il mondo nei temi del restauro e della conservazione dei beni artistici e culturali si sono ritrovati al Politecnico per il 27th Biennal Congress dell’International Institute for Conservation of Historic and Artistic Works (IIC) , dedicato a “Preventive conservation: the state of the art”. Per una settimana, dal 10 al 14 settembre scorsi, i massimi esperti mondiali hanno scambiato idee e si sono confrontati sulle ricerche più innovative sulla conservazione preventiva dei beni culturali, un tema di fondamentale importanza anche per il Politecnico, che ha collaborato al successo dell’evento organizzato da IIC – International Institute for Conservation, Centro Italiano IIC, Centro per la Conservazione e il Restauro La Venaria Reale, Turismo Torino e Provincia e Città di Torino.
La scelta di Torino come sede del Congresso 2018 non è casuale: la città ha una storia culturale ricca e varia dall’antico passato romano alla scena artistica contemporanea, che ha trasformato alcune delle sue vecchie aree industriali. Un’occasione importante, quindi, per mostrare questo ricco patrimonio che la città e l’area metropolitana custodiscono ai delegati e alle loro famiglie. In quest’ottica, i lavori del Congresso hanno visto anche due visite tecniche al Castello del Valentino, nel corso delle quali i congressisti sono stati accompagnati dai ricercatori dell’Ateneo.
“Il Politecnico presenta una ricca attività di ricerca relativa al Cultural Heritage, con iniziative trasversali praticamente a tutti i Dipartimenti e con due Centri Interdipartimentali che si occupano di rischio, resilienza e legacy dei beni culturali; inoltre, offre corsi di laurea e di dottorato proprio su queste tematiche e una Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio”, spiega la Prorettrice, Patrizia Lombardi, che prosegue: “Per l’Ateneo, quindi, questo Congresso ha rappresentato un’importante occasione di confronto internazionale sulle nuove tecniche ma anche sulle pratiche, in un momento in cui l’innovazione tecnologica in questo campo sta subendo una forte accelerazione. Inoltre, ha costituito una ulteriore conferma della capacità delle istituzioni locali, pubbliche e private, di fare sinergia e di saper lavorare insieme al fine di valorizzare ed apprezzare l’importante patrimonio culturale e artistico del nostro territorio”.