Inaugurata la prima edizione di Biennale Tecnologia

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"Un anno fa con il Festival della Tecnologia abbiamo aperto le porte del nostro Ateneo a un grande pubblico, per condividere la conoscenza con la società civile come vuole la terza missione dell'Università. Oggi tutto è cambiato e continua a cambiare, soprattutto grazie alle tecnologie che abbiamo a disposizione. È importante capire che per governare questi cambiamenti dobbiamo metterci in discussione e non averne paura. Con questa prima edizione di Biennale Tecnologia vogliamo essere ottimisti e guardare oltre le difficoltà che stiamo vivendo". Così il Rettore Guido Saracco ha aperto la prima edizione di Biennale Tecnologia, dal titolo Mutazioni - per un futuro sostenibile, che fino a domenica proporrà in streaming più di 140 appuntamenti nel corso dei quali oltre 260 relatori da tutto il mondo rifletteranno su come poter costruire insieme un futuro sostenibile.

Il professor Juan Carlos De Martin, co-curatore scientifico della manifestazione insieme a Luca De Biase, ha spiegato l'importanza di una riflessione condivisa e multidisciplinare sulla tecnologia: "Mai come oggi la tecnologia determina il nostro futuro, e per questo deve essere al centro di un dibattito che stabilisca priorità, modalità e soluzioni che superino le idee sconnesse e frammentate proposte oggi da scienziati, filosofi, sociologi, antropologi senza che ci sia tra loro una condivisione ampia e convergente verso un unico obiettivo, ovvero far capire a tutti che la tecnologia è un prodotto squisitamente umano senza cui il  fragile ed indifeso homo sapiens non avrebbe potuto sopravvivere".

A fare da cornice agli incontri - aperti dalle lezioni inaugurali di Francesca Bria dal titolo "Un patto verde e digitale per la sovranità tecnologica europea" e di Bruce Sterling "Difficult times" - 4 mostre nei locali dell'Ateneo, 6 spettacoli serali, 50 attività proposte da "Politecnico Aperto" e 40 eventi di Biennale off organizzati dai partner della manifestazione.