Il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’informatica - CINI ha comunicato le nomine dei Direttori dei Laboratori Nazionali per il prossimo triennio. Tra questi, il professor Paolo Prinetto - docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni al Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico – è stato confermato alla guida del Laboratorio Nazionale Cybersecurity.
Scopo dei Laboratori è quello di promuovere la ricerca nei vari campi dell’informatica, assicurando all’Italia di restare nelle prime posizioni della ricerca globale e, al contempo, di permettere al sistema Paese di rispondere in modo adeguato alle sfide scientifiche, tecnologiche, ambientali e sociali poste dalla modernità e dal progresso scientifico.
Basata sul coinvolgimento dell’intera comunità informatica che opera nelle Università consorziate e negli Enti di ricerca pubblici come il CNR, l’azione del CINI punta a mettere a sistema l’eccellenza accademica nazionale per presidiare integralmente le discipline informatiche e per garantire, con azioni mirate e costantemente rafforzate, il continuo rinnovamento della base di conoscenze necessario all’attuazione delle iniziative pubbliche e private per lo sviluppo economico e industriale del Paese.
“Sono particolarmente onorato e grato al CINI per la riconferma - commenta il professor Prinetto - La direzione del Laboratorio Nazionale è stata una esperienza incredibilmente arricchente sul piano personale e su quello professionale, in un momento storico nel quale la protezione del cyberspace e di tutti gli asset informatici è un requisito assolutamente ineludibile per la protezione dell’economia e quindi dell’intero Sistema Paese. Il secondo mandato sarà poi particolarmente sfidante, in quanto coinciderà con la creazione e l’avvio operativo della Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che rappresenterà un radicale 'Game Changer' dell’intera architettura nazionale di riferimento. Come Laboratorio Nazionale continueremo a dare il nostro fattivo contributo, nelle forme e nei modi che i decisori politici vorranno indicarci.”