Riqualificare il padiglione Italia dell’Expo Shanghai 2010: è l’oggetto dello studio di fattibilità in cui il Politecnico di Torino, insieme all’Università degli Studi di Firenze e alla Tongji University di Shanghai, è stato coinvolto dal Consolato d’Italia a Shanghai con l’obiettivo di proporre futuri scenari, attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni Museali Italiane, inerenti il riuso del padiglione italiano a seguito di nuova destinazione d’uso che integri un programma culturale di divulgazione dell’arte e dell’architettura italiana nel contesto cinese.
Da questa prospettiva nasce l’International Joint Design Studio che vede la collaborazione fra diversi Dipartimenti del Politecnico - Dipartimento di Architettura e Design, il Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile, Geotecnica – e altre realtà come il dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e il College of Architecture and Urban Planning della Tongji University di Shanghai. Un workshop ha dato l’avvio al progetto, dal 25 al 29 novembre a Shanghai, con il supporto del Sino-Italian Center for Sustainability (SICES): ha coinvolto i 20 studenti internazionali afferenti alle tre sedi universitarie con l’obiettivo di elaborare diversi scenari di riuso del padiglione Italia e la relativa risignificazione dello spazio esterno. È prevista, per il mese di marzo, la consegna del progetto alla municipalità di Shanghai, proprietaria dell’edificio.
Le prime ipotesi di progetto, alla cui realizzazione ha partecipato un variegato gruppo di lavoro del Politecnico - Alberto Bologna, Michele Bonino e Carlo Ostorero, con l’apporto progettuale fornito da Marco Giribaldo e Lidia Preti, e dai quattro studenti Gianluca Basile, Giulia Bufo, Laura Barrios, Azadeh Nikmanesh Elahi - sono state presentate all’Art and Education Fair organizzata dal Future Lab di Shanghai in occasione della visita di Lorenzo Fioramonti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della Repubblica Italiana e alla presenza di Roberto Pagani, Science and Technology Counsellor del Consolato Generale Italiano di Shanghai. Le soluzioni proposte si pongono l’obiettivo di preservare la facciata esterna esistente, costruita per mezzo di pannelli prefabbricati tramite un innovativo impasto cementizio translucido, e l’originario sistema distributivo, migliorandone la fruibilità rispetto al nuovo programma funzionale e al suo rapporto con il nuovo masterplan urbano concepito dalla municipalità di Shanghai.