L’Emirato di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, si caratterizza, all’interno del mondo arabo, per tolleranza religiosa e una profonda identità artistico-culturale, tanto da essere stato dichiarato “Capitale Culturale del Mondo Arabo” dall’UNESCO nel 1998, più recentemente, “Capitale della Cultura Islamica” dall’Organizzazione dei Paesi Islamici, nel 2014 e proprio nel 2019 “Capitale Mondiale del Libro” dall’UNESCO.
La capitale Sharjah ha avuto uno straordinario sviluppo urbano, artistico, economico e sociale negli ultimi 50 anni. Oggi conta oltre un milione di abitanti e presenta numerosi musei, biblioteche e fondazioni per l’arte di alto valore culturale, prestigiosi edifici dal carattere architettonico distintivo, e accoglie prestigiose università come l’Università di Sharjah, la American University of Sharjah e la Università Al Qasimia. Dal 2006, è stato fondato il Sharjah Urban Planning Council che indirizza gli sviluppi urbani e regionali con attenzione alla protezione ambientale e all’equilibrio tra diversità culturale e tradizione islamica.
Per il suo impegno attivo nello sviluppo urbano dell’Emirato di Sharjah, con l’integrazione di architetture e tecnologie sostenibili in un contesto rispettoso delle tradizioni culturali locali, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino hanno conferito allo Sceicco Dr. Sultan Bin Mohammed Al Qasimi il titolo interateneo di Dottore di Ricerca Honoris Causa in Urban and Regional Development.
Membro del Consiglio Supremo degli Emirati Arabi Uniti e capo dell'Emirato di Sharjah fin dal 1972, lo Sceicco Al Qasimi, oltre ad essere una figura politica impegnata in prima persona nella diffusione della cultura e nel rafforzamento delle istituzioni universitarie del mondo arabo, è anche uno studioso. Si è laureato in Science in Agricultural Engineering presso l’Università del Cairo in Egitto nel 1971, ha conseguito due Dottorati di ricerca (nel 1985 in Storia, presso la Exeter University, UK e nel 1999 in Political geography, presso la Durham University, UK).
È autore di 34 libri, pubblicati in diverse lingue tra il 1986 e il 2017, sull’evoluzione storica e sulla
caratterizzazione geografica del Medio Oriente e sulle politiche di sviluppo urbano e territoriale negli Emirati Arabi. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto 19 Dottorati di Ricerca Honoris Causa da università sia del mondo arabo, sia occidentali e ha ricoperto numerosi incarichi accademici e politici, come ha ricordato nella sua Laudatio il Coordinatore del Dottorato in Urban and Regional Development, professor Umberto Janin Rivolin, e ha sottolineato il Direttore della Scuola di Dottorato del Politecnico, professor Eugenio Brusa, che ha espresso le motivazioni del conferimento.
“Il nostro Ateneo”, ha commentato il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, “ha competenze riconosciute a livello internazionale sui temi dello sviluppo urbano e l’area del Golfo e degli Emirati in particolare rappresenta un interessante laboratorio per quanto riguarda le tecnologie e le modalità più all’avanguardia per costruire e abitare le città del futuro. Riconosciamo quindi allo Sceicco Al Qasimi una grande capacità di visione e siamo certi che questo rinnovato rapporto con l’Emirato di Sharjah porterà nuove possibilità di collaborazione per il Politecnico in quell’area”.
“L’Università di Torino da sempre attenta ai processi di trasformazione dei territori e dello sviluppo socioculturale delle aree urbane riconosce la lungimirante politica dello Sceicco Dr. Sultan Bin Mohammed Al Qasimi verso una valorizzazione culturale e artistica dell’emirato di Sharjah, vivace crocevia di crescita e sviluppo. Valori sempre più necessari a tutta la comunità internazionale per evitare l’isolamento dei popoli e valorizzare i territori in una prospettiva di sostenibilità, integrazione e scambio culturale”, ha sottolineato il Rettore dell’Università Gian Maria Ajani.
“La consegna del dottorato ad honorem allo Sceicco Al Qasimi è una importante occasione per sottolineare il notevole rilievo che ha per l'Italia la collaborazione scientifica con gli Emirati Arabi. Uno dei temi che si intendono sviluppare congiuntamente è quello della intelligenza artificiale, che è fondamentale per lo sviluppo di entrambi i Paesi”, ha concluso il Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca del MIUR Giuseppe Valditara.