Il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha reso noto oggi di aver inviato al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, il rapporto stilato dal Politecnico di Torino dal titolo: “Lo sport riparte in sicurezza”.
Analogamente a quanto fatto dall’Ateneo a favore delle imprese, lo studio analizza i diversi fattori di rischio da fronteggiare nel caso dello svolgimento di attività sportive, fornendo indicazioni e azioni di mitigazione che possano accompagnare la ripresa dell’attività in base alle caratteristiche delle diverse tipologie di discipline.
Lo studio offre un inquadramento dei fattori di rischio, della normativa vigente e degli atti di indirizzo di riferimento; successivamente, seguendo un approccio sistematico, propone la definizione di misure di prevenzione e protezione, informazione, formazione e addestramento, mediante la definizione di adeguati protocolli e strumenti.
Il documento fornisce una categorizzazione delle attività di pratica sportiva in classi di rischio via via crescente (da 1 a 8), sulla base della numerosità dei soggetti coinvolti, sul tipo di interazione tra i soggetti e sull’ambiente in cui tali attività vengono svolte. Le buone prassi individuate vengono quindi applicate, a titolo di esempio, a casi di studio (beta testing) per alcune discipline olimpiche e paralimpiche, quali basket, pallavolo, corsa di velocità, mezzofondo e fondo, tennis, vela, tiro con arco, scherma, judo.
Le indicazioni e azioni di mitigazione dovranno essere declinate per le singole discipline sportive in una successiva fase, in virtù delle specificità proprie di ciascuna. Il documento messo a punto dall’Ateneo fornisce indicazioni unicamente per gli operatori sportivi (atleti, allenatori, ufficiali di gara), che vanno intese con carattere temporaneo e strettamente legate alla fase di emergenza, sebbene alcune potranno essere utili anche ad emergenza superata.
Il documento redatto dal Politecnico è stato integrato, a cura del CONI, con l’elenco completo delle discipline sportive riconosciute dal CONI e/o dal CIP. Per ciascuna disciplina, il CONI ha riportato, in forma tabulare estesa, i risultati di un questionario per il contenimento del rischio specifico condotto dalle Federazioni sportive nazionali (FSN), dalle Discipline sportive associate (DSA), dagli Enti di promozione sportiva (EPS) e dal Comitato italiano paralimpico (CIP).
Il rapporto consentirà ai vari stakeholder di procedere ad un’autovalutazione, secondo una metodologia basata su rilevanze tecnico-scientifiche, necessaria per l’analisi accurata delle attività che si svolgono in un sito sportivo, del personale che vi opera, dell’organizzazione dell’attività sportiva, del lay-out del sito.