Tra l’aumento degli eventi meteorologici estremi e il prolungarsi di periodi di siccità, il Piemonte sperimenta già oggi gli effetti delle sfide globali su un territorio particolarmente vulnerabile ai cambiamenti previsti per il futuro.
Nell'ottobre 2019 il Consiglio Regionale del Piemonte aveva dichiarato lo stato di emergenza climatica, nel corso di una seduta straordinaria. In quell’occasione i 4 Atenei piemontesi, attraverso un intervento congiunto, avevano posto l’attenzione sull'urgenza delle azioni per la lotta al cambiamento climatico e l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo scorso lunedì 21 febbraio, su richiesta dei movimenti ambientalisti, il Consiglio Regionale è tornato a discutere il tema in un’assemblea aperta che ha visto la partecipazione di istituzioni, università ed enti di ricerca, associazioni, organizzazioni sindacali e di categoria.
Il Politecnico di Torino, insieme agli altri Atenei piemontesi, ha risposto a questa chiamata con la presenza dei professori Jost von Hardenberg, docente del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI, e Alberto Poggio, Energy Manager di Ateneo, co-coordinatori del gruppo di lavoro “Energy e Climate Change” del Green Team del Politecnico.
“La riduzione delle emissioni climalteranti non è più rinviabile. La Legge Europea sul Clima fissa al 2050 l’obiettivo di decarbonizzazione dell’economia dell’Unione, entro il 2030 dobbiamo ridurre le emissioni di almeno il 55% – dichiara il professor Poggio – L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili di energia possono fornire già ora risultati affidabili e competitivi, in termini di tempi e costi. Per attuare la transizione energetica è urgente adeguare e ripensare gli strumenti di pianificazione e programmazione locale.
“Gli impatti del cambiamento climatico attesi per la nostra regione ci pongono davanti alla sfida di adottare misure efficaci di mitigazione ed implementare urgenti strategie di adattamento – aggiunge il professor von Hardenberg - Il Politecnico di Torino contribuisce sia attraverso la ricerca avanzata in ambito climatico e la modellistica degli impatti sia attraverso la formazione, con percorsi di studio dedicati ed includendo in modo trasversale la sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile nei corsi di studio”.