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Women in Innovation: tra le vincitrici anche una studentessa del Politecnico

10 Giugno 2021

Per il terzo anno consecutivo Amazon ha assegnato la borsa di studio Amazon Women in Innovation, parte del programma Amazon in the Community, nata per incentivare le giovani donne a intraprendere un percorso di studi nell’ambito delle discipline STEM (in inglese: Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), in cui la presenza femminile è ancora oggi purtroppo ridotta e per permettere loro di diventare le leader del futuro tech e un esempio per tante giovani studentesse di materie scientifiche. Le vincitrici della terza edizione di Amazon Women in Innovation sono: Soheila Amiri, studentessa del corso di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino; Bice Marzagora,iscritta a Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano; Sara Malaspina, di Ingegneria Informatica presso l'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; e Claudia Fadda, studentessa di Ingegneria Elettronica dell’Università degli Studi di Cagliari.

Amazon eroga le borse di studio nelle città in cui si trovano il Centro di Sviluppo, gli Uffici Corporate, Centri di Distribuzione e la sede del Customer Service: il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l'Università di Roma “Tor Vergata” e, da quest'anno, anche l’Università degli Studi di Cagliari. Si tratta di un finanziamento dal valore di 6000 euro per l'anno accademico 2020/2021, con la possibilità di rinnovo nei successivi due anni, unito a un percorso di mentorship curato da alcune manager di Amazon, che aiuteranno le studentesse a sviluppare le competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.

Le quattro vincitrici di quest’anno si aggiungono alle cinque studentesse che hanno ottenuto la borsa nella prima e nella seconda edizione e che stanno proseguendo il percorso di studi con il supporto di Amazon.

Soheila Amiri ha 20 anni ed è iraniana, si è trasferita a Torino, dove vive insieme alla sorella e frequenta il Politecnico. Ha iniziato a studiare informatica e i diversi linguaggi di programmazione in Iran, dove ha frequentato una prestigiosa scuola per lo sviluppo di talenti (NODET - Organizzazione nazionale per lo sviluppo di talenti straordinari), corsi da developer e ha inoltre partecipato alle olimpiadi di informatica del suo Paese. In Iran non intravedeva prospettive future: “Nel mio Paese non ci sono molte opportunità per le donne in ambito tecnologico, ho scelto di partire per darmi una possibilità”; i genitori hanno appoggiato la sua scelta e l’hanno incoraggiata a seguire la sua passione, che l’ha portata così a raggiungere la sorella a Torino.

La figura femminile che più l’ha ispirata nel suo percorso di avvicinamento alle materie STEM è Maryam Mirzakhani, matematica iraniana, l'unica donna a essere stata insignita della medaglia Fields, nel 2004, e che come lei è stata studentessa della Scuola NODET.

Soheila ha le idee molto chiare per il suo futuro: “Voglio creare qualcosa di concreto e lavorare in una grande azienda come sviluppatrice”. Vorrebbe rimanere a lavorare in Italia ed è molto soddisfatta per aver ottenuto la borsa di studio Women in Innovation di Amazon: “Questa borsa di studio mi dà anche la possibilità di confrontarmi con le manager di Amazon, un’opportunità unica per avere un’anteprima del mondo del lavoro e qualche suggerimento strategico per i futuri colloqui”.