Un gruppo di studenti del Politecnico coordinati dall’Architetto Lorena Alessio, impegnati a studiare un innovativo sistema costruttivo testato per la prima volta in Giappone, la disponibilità della Compagnia di San Paolo e di Acri di sostenere il progetto e una cordata di aziende, a partire dall’associazione di imprese Aniem Piemonte, hanno reso possibile una gara di solidarietà che vale più di 300mila euro.
E’ dall’insieme di questi ingredienti che è nato Accupoli, centro aggregativo per accogliere eventi e incontri per la collettività, realizzato e donato al comune di Accumoli, uno dei centri abitati maggiormente danneggiati dal sisma del 24 agosto 2016. I lavori per la costruzione della struttura - la prima in Italia realizzata, a livello portante, in legno compensato - sono partiti a settembre scorso e sono terminati da pochi giorni.
Oltre al contributo della Compagnia di San Paolo e di Acri (l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria), è stato sostenuto dall’associazione di costruttori Aniem Piemonte (Associazione Nazionale Imprese Edili e Manifatturiere), da Auser Lazio, da Rotary Campidoglio e Budapest Duna, da aziende piemontesi e non (fra cui Betonwood, Ormea Franco, Dott. Gallina, Gallo Legnami, Idrocentro, Unimetal, Finder, Daikin, Vimar, Siet) e da un team composto da ingegneri strutturisti, termoidraulici ed elettrici, che hanno deciso di mettere in campo le proprie competenze con parcelle simboliche per tendere una mano alla popolazione del piccolo municipio del centro Italia.
Il taglio del nastro è fissato per domenica 27 maggio alla presenza del sindaco e delle autorità locali: il modulo sorge a due passi dal nuovo insediamento degli abitanti del paese rimasti senza casa a seguito del crollo irreparabile del nucleo immobiliare pre-esistente.
L’iniziativa fa capo all’associazione H.E.L.P. 6.5, acronimo di Housing in Emergency for Life and People, nata a luglio 2017 per iniziativa dello stesso architetto Alessio: fra i giovani tesisti e architetti che hanno partecipato al progetto, ci sono Carola Novara, Chiara Mezzasalma, Francesca Turnaturi e Fabio Vignolo.
L’edificio è uno dei più innovativi esempi di costruzione prefabbricata in legno contemporanea: l’opera non a caso è stata selezionata fra i circa 70 esempi di immobili d’avanguardia (sviluppati o in corso nello Stivale) del viaggio virtuale di Arcipelago Italia, la mostra ideata dall’archistar Mauro Cucinella per il padiglione che rappresenta il nostro Paese alla Biennale di Architettura di Venezia.
Una delle peculiarità del progetto è che è stato realizzato in parte in autocostruzione dagli stessi studenti. Gli elementi della struttura sono stati tagliati in una falegnameria del Piemonte, con macchinari a controllo numerico, e sono stati trasportati in loco e assemblati con la partecipazione degli stessi giovani progettisti. Grazie alla facilità di montaggio, simile a quella di un puzzle, la struttura potrà essere disassemblata con facilità e riciclata o riutilizzata se non più necessaria.
«Il Politecnico di Torino, sin dai giorni immediatamente successivi alla prima forte scossa sísmica che ha devastato le regioni del centro Italia nel corso del 2016, ha messo a disposizione delle comunità le proprie competenze e strumentazioni per le azioni di rilievo e ricostruzione. Tra i diversi gruppi di ricerca impegnati in questa operazione, l’Associazione H.E.L.P. Housing in Emergency for Life and People 6.5 si è certamente distinta per modalità e qualità di lavoro. Il progetto di Accupoli rappresenta infatti un esempio virtuoso di collaborazione tra comunità locale e comunità studentesca, attiva sul territorio. Un modo di apprendere sul campo, misurandosi con progetti e problemi concreti, che resulta sempre più importante per garantire ai nostri studenti una formazione a tutto tondo e aperta a esperienze progettuali innovative », ha dichiarato la Prorettrice del Politecnico Patrizia Lombardi.