Il team del Politecnico ExMAH ha partecipato presso il Campus Biotech di Ginevra ad Hackahealth, un evento non competitivo organizzato da EPFL dove i team hanno l’obiettivo di sviluppare dispositivi atti a facilitare la vita di soggetti con disabilità.
La difficoltà era rappresentata, oltre che nella ideazione, progettazione e produzione dei dispositivi stessi, nel tempo a disposizione, ovvero un weekend, non più di 40 ore totali.
Dormendo il meno possibile, i partecipanti hanno dovuto trovare velocemente l'occorrente da acquistare ed imparare ad utilizzare macchinari e strumenti del fablab.
Le persone da aiutare erano sei, e ognuna di loro ha avuto a disposizione un team di 10 persone.
In particolare il team del Politecnico ExMAH, composto da Giuseppe Missale, Damiano Merlin, Martina Monitillo, Fabiana Monello, Federico Calabrese, Alberto Monno, Lorenzo Atzeni e Lorenzo Martellone, ha lavorato su 4 progetti: la protesi di una mano per permettere a un bimbo, Liam, di sciare e suonare la chitarra; un sistema da adattare alla sedia a rotelle per aiutare una persona invalida, Theo, ad indossare le t-shirt; un sistema da adattare alla sedia a rotelle per permettere a William di poter sollevare il braccio ed aprire la mano per fumare la sigaretta e un piccolo supporto per scrivere al computer per Caroline, che presenta una malformazione alla mano. Tutte queste persone con disabilità si sono quindi sentite accolte e coinvolte, e hanno ottenuto un aiuto concreto per la loro vita di tutti i giorni.
Un'esperienza estremamente formativa sia in termini professionali e tecnici che umani: l'opportunità di lavorare con ragazzi spesso più grandi e più avanti con gli studi, in un ambiente internazionale, in un centro all'avanguardia come il Campus Biotech, è stata molto apprezzata da tutti, così come la volontà di aiutare gli altri mettendo a disposizione competenze e tempo.