Il Politecnico accoglie ogni anno studenti che provengono da più di 110 paesi del mondo, ognuno dei quali porta con sé abitudini e storie ben lontane dalla realtà che li attende a Torino.
Tra le tante che si intrecciano ogni giorno, eccone una che testimonia la vocazione all’accoglienza che caratterizzano l’Ateneo. È la storia di Arsene Tema Biwole, nato in Camerun nel 1992 ed arrivato al Politecnico con una borsa di studio istituita dall’Ambasciata Italiana in Camerun.
Arsene fin da piccolo, nonostante i problemi di salute e le difficoltà economiche, sogna di diventare uno scienziato, e studia fisica newtoniana, anche se spesso l’unica fonte di luce è il fuoco della cucina di casa. Quando viene selezionato dall’Ambasciata grazie ai suoi ottimi voti, sceglie quindi di iscriversi al corso di laurea in Ingegneria energetica e nucleare del Politecnico di Torino, il cui prestigio è noto anche nel paese africano.
Unico camerunense iscritto a quel corso di laurea, il giovane si adopera, durante il suo soggiorno a Torino, per favorire l’integrazione degli studenti africani: si offre come tutor per i nuovi immatricolati e fonda un’associazione studentesca per offrire loro un punto di riferimento in Italia.
Ma le sfide per lui sembrano non essere finite: ad aprile, infatti, gli viene offerta l’opportunità di lavorare alla sua tesi di laurea presso lo US Departement of Energy di San Diego, e il 24 ottobre è invitato come relatore alla 59° edizione dell’American Physical Society –Division of Plasma Physics annual meeting, con un contributo dal titolo “Artificial Intelligence non-linear multivariate regression for Nuclear Fusion applications”.
Pronto per tornare a Torino e discutere la sua tesi di laurea, Arsene non sa ancora quanti chilometri dovrà percorrere intorno al mondo inseguendo il suo sogno, ma è sicuro che la sua meta finale sarà il suo paese, dove vuole tornare per restituire con l’insegnamento un po’ della fortuna che gli è toccata.