La Città di Torino ed Edisu Piemonte lanciano le aule studio all’aperto dal 10 agosto 2020 al 30 settembre 2020. Una sperimentazione che porta in città più di 900 posti disponibili per gli studenti e le studentesse che potranno studiare all’aperto e in sicurezza. Le aule studio saranno diffuse per la città per facilitare l’accesso del servizio.
Il progetto, coerentemente alle “Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2016-2021”, ha confermato tra le linee strategiche il ruolo di Torino quale Città Universitaria e le direttrici principali del progetto dedicato “Torino Città Universitaria”.
La Città, sede di rilevanza culturale e di forte attrattività nazionale ed internazionale, ospita una comunità universitaria di più di 100.000 persone, composta da studentesse e studenti, docenti, ricercatori, ricercatrici e visiting professors, una comunità che rappresenta più del 10% dei suoi abitanti.
Nell’ambito di tale Convenzione firmata a luglio 2020, la Città si avvale della Fondazione per la Cultura Torino, già gestore dei fondi e delle relazioni con i punti verdi estivi nell’ambito di Torino Cielo Aperto, come strumento operativo.
Come illustrato dal Rettore dell'Università degli Studi di Torino Stefano Geuna, il progetto Campus Diffuso mira a irrobustire le radici di una città universitaria coinvolgendo gli spazi di aggregazione dei e delle giovani. Si allarga l'offerta degli spazi sicuri di incontro, socialità, cultura e svago a Torino, a cui i giovani hanno dovuto rinunciare durante la pandemia.Il progetto offre nuove possibilità di crescere e formarsi in una città capace di essere inclusiva e accogliente dove poter vivere, sperimentare e scoprire nuove opportunità. Questa sperimentazione vuole rispondere a questo diritto.
"Il progetto Campus diffuso - aule studio presso punti verdi -, sperimentazione unica in Italia - ha sottolineato il Presidente Edisu, Alessandro Sciretti - mette al centro la formazione, la cultura e la comunità di quartiere. Si proietta verso una visione innovativa del diritto allo studio, risultato dell’esperienza Covid, da cui trarre insegnamento e modelli positivi di azione. Alla base, una concreta volontà di collaborare con la Città di Torino – e con tutti gli altri Enti che si renderanno disponibili – affinché sia sempre alta l'attenzione sul tema di Torino Città Universitaria. Ringrazio la Città e l'Assessore alle Politiche Giovanili per la sensibilità e per la disponibilità mostrata nell’individuare insieme a noi le soluzioni più adatte."
L’idea del Campus Diffuso nasce su un modello più tipicamente anglosassone dove spazi didattici per lo studio, il tempo libero, sono assolutamente integrati e spesso compresi in un unico ambito e di conseguenza molto più connessi con il tessuto urbano.
“Lo studio è un’attività complessa che non è fatta solo di applicazione didattica – ha evidenziato il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna - Lo studio è anche esperienza e socialità. È aggregazione per esprimere in modo completo la creatività e il talento. Nel confronto con gli altri si sviluppano le idee e si trasmettono le conoscenze. Per questo è essenziale che, anche in tempi di pandemia, le studentesse e gli studenti possano disporre di luoghi nei quali vivere in modo pieno la loro esperienza di formazione. La sperimentazione del Campus Universitario diffuso che parte oggi - grazie a questo importante protocollo d’intesa con la Città - è motivo di grande soddisfazione, perché ci consente di cominciare a restituire alle ragazze e ai ragazzi quegli spazi di condivisione e di relazione quotidiana di cui il Covid li aveva privati. Compiamo così un significativo passo avanti verso l’integrazione sempre più stretta tra Torino e i suoi atenei. Verso Torino Città Universitaria”.
“Le esperienze dei mesi scorsi – ha dichiarato ilDelegato del Rettore per la la Cultura e la Comunicazione del Politecnico di Torino, Professor Juan Carlos De Martin -hanno ulteriormente chiarito quanto sia profondo il bisogno umano di stare fisicamente insieme. Stare insieme per lavorare, per divertirsi, per pensare, per studiare. A volte ci piace stare da soli, naturalmente. Altre volte, come nei mesi scorsi, risulta necessario. Ma sono le eccezioni che confermano la regola, una regola basata su un fortissimo bisogno di socialità. E' per questo motivo che il Politecnico accoglie con grande soddisfazione l'inaugurazione del "campus universitario diffuso", un'iniziativa che verrà certamente apprezzata da chi studia a Torino e in generale dalla comunità accademica cittadina."
Nel 2019 partendo dall’esigenza di nuovi spazi studio e dalla considerazione che siti polifunzionali e diffusi per la città possano consentire di usufruire non solo di servizi, ma anche di momenti di cultura e intrattenimento, e siano strategici in un territorio dal carattere universitario come Torino, la Città ha firmato una delibera e un Protocollo d’Intesa con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico, consentendo di avviare varie sperimentazioni all’interno dei Centri del Protagonismo Giovanile - Cap 10100, Torino Youth Centre, Imbarchino, Comala - per diffondere le aule studio in città.
Quest’anno con l’emergenza Covid e l’impossibilità di aprire in sicurezza alcuni spazi studio si è reso necessario pensare nuove soluzioni che consentissero di mantenere i servizi dedicati agli studenti e alle studentesse: una sperimentazione unica in Italia che mette al centro la formazione, la cultura e la comunità di quartiere.
I Punti verdi coinvolti sono 7, diffusi da nord a sud sul territorio cittadino:
Punto Verde |
zona |
IMBARCHINO 2020/Ass. Banda Larga |
c/o Imbarchino |
ZOE / Comala - Polo 3.65 |
c.so Ferrucci 65/a |
ESTATE AL SUD/CPG Torino |
str. delle Cacce 36 |
ESTATE AL SUD/ Fondazione Mirafiori |
Casa nel Parco |
Ass. Spiriti Indipendenti |
Parco del Valentino |
SUN OF A BEACH/Ass.Spazi Musicali |
via Cigna 211 |
ESTATE IN CIRCOLO/ L'Arteficio |
via Giulio 14/a |
Ass. Nessuno |
via Lombroso 16 |
Le informazioni relative agli orari e alle aperture saranno disponibili sul sito Study in Torino.