Il Referente del Rettore per le Attività Sportive Marco Barla e Sebastiano Foti – Vice rettore per la didattica - il 2 aprile hanno voluto dare il benvenuto, sebbene in modalità telematica, agli otto atleti che sono entrati a far parte del programma Dual Career per gli studenti che praticano un’attività sportiva di alto livello: mentre tutto lo sport ha infatti subito uno stop forzato a qualsiasi livello, le attività didattiche al Politecnico proseguono mettendo in atto con ogni mezzo quanto previsto dall’offerta formativa.
Gli studenti - selezionati da una commissione ad hoc in base alle domande ricevute - si sono così conosciuti e hanno potuto chiarire le modalità di svolgimento e le opportunità che questo programma offre per consentire loro di conciliare l’impegno richiesto dallo studio con gli allenamenti e le competizioni, tra cui la possibilità di svolgere esami fuori appello o sessione se le date ufficiali coincidono con le attività sportive riconosciute; l’individuazione di un tutor che assisterà lo studente nei rapporti con i docenti e l’equiparazione agli studenti part-time nell’applicazione delle regole di durata.
Quattro ragazzi e quattro ragazze, sette iscritti a Ingegneria e uno ad Architettura, che si sono dimostrati motivati e disponibili a proseguire la sperimentazione con incontri periodici di aggiornamento e confronto, consapevoli di contribuire a tracciare un nuovo ed importante percorso: si tratta di Giacomo Paolini, Lorenzo Buzzi e Cecilia Varengo che praticano la scherma, la pallavolista Elisabetta Tosini, Silvia Crosio per il canottaggio, Filippo Salvai giocatore di hockey ghiaccio, Noemi Romani che pratica beach tennis e Nicola Riccardo, promessa dell’ atletica.
Commenta Marco Barla: “Con il programma Dual Career il Politecnico permette ai suoi studenti sportivi di alto livello di affrontare il carico didattico senza abbandonare gli allenamenti in linea con gli orientamenti europei e le strategie nazionali. CONI e Unisport, la rete del sistema sportivo universitario, stanno infatti avviando un tavolo di lavoro per definire linee guida per gli atenei Italiani in questo ambito. Seguiamo con attenzione l’evoluzione e usiamo il nostro programma anche come sperimentazione con l’idea di migliorarlo e ampliarlo nel futuro prossimo con il contributo degli studenti”.