Si consolida ulteriormente la collaborazione tra Politecnico di Torino e Avio Aero. Nel corso dell’incontro “L’Advanced manufacturing nei Corsi di Laurea Magistrale”, che si è tenuto questa mattina, si è discusso delle competenze necessarie per i professionisti dell’Advanced Manufacturing e della possibilità di nuove sinergie tra l’azienda aeronautica e l’ateneo piemontese per la formazione di personale altamente qualificato per la produzione nel settore del manifatturiero avanzato.
Il mondo evolve a una velocità impensata. Digitalizzazione e industrial internet, stanno riscrivendo i paradigmi su cui l’industria è basata, grazie all’abilità di connettere macchine e persone e grazie alla possibilità che offrono di generare produttività nell’industria. I modelli educativi devono evolvere allo stesso passo. Specializzazione e pensiero poliedrico non sono più degli opposti, delle alternative, ma è proprio la loro combinazione che sta diventando il vero modello. E siamo solo all’inizio di questo processo di trasformazione di cui ancora possiamo forse immaginare, ma non di certo comprendere, tutte le implicazioni. Ecco perché oggi è essenziale offrire un contributo concreto alla formazione dei professionisti del futuro che nasca dall’integrazione tra le esigenze del mondo accademico e quelle delle realtà industriali.
Durante l’incontro ne hanno discusso il Rettore del Politecnico di Torino, Marco Gilli, il Presidente e CEO di Avio Aero, Riccardo Procacci, i professori del Politecnico di Torino Luca Iuliano e Paolo Maggiore e il Chief Manufacturing Engineer di Avio Aero, Marco Cherubini. Ha chiuso l’appuntamento l’Organization and Talent Development Manager di Avio Aero, Ilaria Romoli.
«Questa collaborazione con il Politecnico di Torino – ha dichiarato Riccardo Procacci, Presidente e Amministratore delegato di Avio Aero - chiude il trittico degli indirizzi in advanced manufacturing che abbiamo lanciato quest’anno insieme all’Università del Salento e alla Federico II di Napoli. È un passo di straordinaria importanza che mi rende particolarmente orgoglioso perché crea competenze nuove e mirate, andando esattamente nella stessa direzione in cui sta andando l’industria del futuro. Nel quotidiano di Avio Aero, infatti, la quarta rivoluzione industriale sta cominciando nelle Operations attraverso quella che è stata chiamata Brilliant Factory, la Fabbrica Intelligente, un luogo di produzione che può continuamente auto-migliorare i propri prodotti e processi, tramite la raccolta, la trasmissione e l’analisi di dati in tempo reale. E’ necessario, quindi, un ecosistema composto da progettisti di prodotto, ingegneri di produzione e operatori di stabilimento che dialoghino costantemente e collaborino su piattaforme in grado di simulare virtualmente il processo produttivo e il prodotto stesso in forma digitale, senza maneggiare materiali o macchinari. Iniziative come questa aiutano a far sì che questa visione diventi realtà».
«Il Politecnico di Torino», ha aggiunto il Rettore Marco Gilli, «offre un’ampia gamma di corsi nel settore dell’Advanced Manufacturing, sia al livello della Laurea Magistrale con l’orientamento in Fabbricazione Additiva del Corso di Ingegneria meccanica, che a quello del Master. In particolare, nel settore dell’Additive Manufacturing, una delle componenti più di frontiera della manifattura del futuro, il Politecnico si posiziona tra i migliori centri di ricerca a livello nazionale e internazionale e l’Ateneo ha investito in modo consistente anche in un nuovo centro interdipartimentale su queste tematiche. Pensiamo che, anche per contribuire sempre meglio a produrre ricadute dell’attività di ricerca sul territorio, sia necessario portare in modo ancora più consistente anche nei nostri percorsi formativi queste competenze così avanzate, per formare professionisti pronti a rispondere alle richieste che provengono dal mondo aziendale; in questo senso, il confronto con Avio Aero anche nell’ambito della formazione, forti di una collaborazione solida che presto si arricchirà di un nuovo laboratorio congiunto proprio nel nostro Campus, servirà sicuramente anche a progettare percorsi formativi con un approccio trasversale e interdisciplinare, competitivo e capace di offrire al mercato le professionalità altamente qualificate richieste dalla cosiddetta Industria 4.0»