Un orologio da polso (WREC, Wrist Ecg) che, una volta indossato, consente al soggetto di farsi da solo l’ECG semplicemente toccando con la mano destra il dispositivo, per 10 secondi e una “pillola tascabile” (PIEC, Pill Ecg) che accostata al polso può dare lo stesso risultato. Sono i due dispositivi progettati dal Politecnico di Torino, grandi come un orologio e una pastiglia, in grado di acquisire in un tempo ridotto e a basso costo un tracciato elettrocardiografico. Entrambi i dispositivi si connettono a uno smartphone e all’app Android “ECG Sensor APP”, un sofisticato software che raccoglie ed elabora i dati del dispositivo, li visualizza, li memorizza e li ritrasmette via email al cardiologo che potrà disporre di dati su un’interfaccia grafica semplice e intuitiva.
In sintesi, funzionano così i due dispositivi diagnostici, simili a uno smartwatch che permette di monitorare aritmie, fibrillazioni atriali e altre problematiche cardiache in tempo reale e a costi contenuti (si stima intorno ai 100-150 euro).
Rispetto agli attuali sistemi di monitoraggio, quelli progettati e ingegnerizzati presso il Laboratorio Neuronica dal gruppo di ricerca del professor Eros Pasero del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni, consentono un controllo prolungato e una elaborazione del dato immediata, non è invasivo, non prevede l’uso di fili o elettrodi adesivi, è alimentato a batteria, come un normale smarthphone, e si presta a un uso “massivo”.
Il dispositivo è in fase di test e verrà presto sperimentato in strutture sanitarie del territorio piemontese.