L’immissione di energie rinnovabili nelle reti energetiche è ormai universalmente riconosciuta come una delle possibili soluzioni per la riduzione delle emissioni di gas serra e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, ma presenta ancora inefficienze e discontinuità che causano spesso problemi alle reti di distribuzione.
Una soluzione a questo problema, che va ad agire sulla trasformazione e l’immagazzinamento dell’energia, è offerta dal progetto europeo PLANET - “Planning and operational tools for optimising energy flows and synergies between energy networks”, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, che ha preso il via a inizio novembre.
Il gruppo di lavoro – di cui il Politecnico è coordinatore con il Professor Marco Badami del Dipartimento Energia – conta altri due partner italiani (Iren e Ismb), due greci (Hypertech, Certh), due finlandesi (VTT e VaasaEtt), insieme a Itm Power (Regno Unito), FGH (Germania), Sorea (Francia) e Merit (Belgio).
PLANET ha come obiettivo lo sviluppo di uno strumento di ottimizzazione e controllo (PLANET DSS) che renda possibile l’integrazione delle energie rinnovabili, tramite sistemi di accumulo e di trasformazione, all’interno della rete elettrica, attraverso il coordinamento globale di tutte le reti energetiche (energia elettrica, gas naturale, teleriscaldamento), grazie anche all’adozione di innovative metodologie ICT.
PLANET svilupperà uno strumento di supporto alla decisione per le utenze, i policy maker e gli operatori della rete. Il tool li guiderà infatti nella scelta dei sistemi di conversione, trasporto e immagazzinamento dell’energia per meglio valutarne - anche quantitativamente - la programmazione e le strategie di gestione.
Oltre alle possibili sinergie tra energia elettrica, gas e calore, verranno studiate le future opportunità di business nonché gli aspetti normativi e di standardizzazione, grazie anche al coinvolgimento attivo dell’Autorità per l'energia - AEEGSI.
L’applicazione degli strumenti di ottimizzazione e controllo sarà testata in due diversi casi reali (in Italia e in Francia) al fine di valutare le opportune contromisure relative ai problemi di stabilità della rete e dimostrare le opportunità di sviluppo economico.