La prestigiosa rivista internazionale Biomaterials, leader nel campo delle scienze fisiche, biologiche e chimiche applicate all’ingegneria dei biomateriali, ha pubblicato ad ottobre la ricerca sviluppata nella tesi magistrale di Marco Campisi, ingegnere biomedico e dottorando in bioingegneria e scienze medico chirurgiche.
“3D self-organized microvascular model of the human blood-brain barrier with endothelial cells, pericytes and astrocytes” è lo studio, condotto insieme ai ricercatori Yoojin Shin, Tatsuya Osaki, Cynthia Hajal, Valeria Chiono e Roger D. Kamm, rivolto alla realizzazione di un modello in vitro della barriera emato-encefalica, cioè dei vasi sanguigni del cervello umano, che consentirà in futuro di testare farmaci per le malattie neurodegenerative e tumori cerebrali senza ricorrere alla sperimentazione sugli animali.
Una importante combinazione di opportunità pubbliche e private hanno consentito a questo studente di costruirsi un percorso accademico con esperienze internazionali di altissimo livello: la parte di ricerca basata sulla tesi di laurea magistrale di Marco è stata finanziata da una borsa di studio della fondazione Ermenegildo Zegna e dal MITOR che gli ha consentito di sviluppare la sua tesi al MIT di Boston.
Dopo la laurea, invece, grazie alla convenzione del Politecnico con la Compagnia di San Paolo per “Progetti congiunti con enti internazionali di eccellenza a supporto della ricerca” potrà continuare a lavorare al progetto svolgendo il suo dottorato di ricerca in parte presso il Dipartimento di Oncologia medica del Dana-Farber Cancer Institute affiliato all’Harvard Medical School di Boston e in parte al Politecnico e all’Università di Torino, conseguendo al termine il titolo di dottorato congiunto dei due atenei, con il tutoraggio della professoressa Valeria Chiono.