In occasione dell’incontro Documentazione & Digitale - vol.2 dal titolo ‘Strategie digitali per il Patrimonio Culturale’, ospitato il 14 giugno 2019 al Castello del Valentino, hanno suscitato grande interesse gli esiti del progetto di ricerca biennale del Politecnico B.A.C.K. TO T.H.E. F.U.T.U.RE. - BIM Acquisition as Cultural Key TO Transfer Heritage of ancient Egypt For many Uses To many Users REplayed.
La ricerca è stata coordinata dal professor Massimiliano Lo Turco del Dipartimento di Architettura e Design (DAD), fra i vincitori, con il suo progetto, del bando Metti in Rete la tua Idea di Ricerca cofinanziato dalla Compagnia di San Paolo.
Il progetto ha portato alla definizione di una nuova metodologia che utilizza nuove tecnologie per le collezioni museali, in particolare per l’arricchimento informativo di modelli architettonici che si trovano principalmente in luoghi non accessibili, o che sono andati persi. La procedura ideata ha permesso di costruire un database 3D di 15 modelli di viaggio di architetture egizie, una collezione che originariamente includeva quattordici modellidi templi e un obelisco ora appartenenti al Museo Egizio di Torino. I modelli sono stati digitalizzati e arricchiti da informazioni storiche.
Alessia Fassone - curatrice del Museo Egizio che è partner nel progetto di ricerca - ha evidenziato il ruolo e le potenzialità dei modelli 3D per la divulgazione della conoscenza all’interno del museo partendo dall’analisi cronologica dei modelli in scala ottocenteschi fino alle rappresentazioni digitali contemporanee. A conclusione della giornata di studi, la curatrice Fassone ha guidato i partecipanti alla visita della mostra temporanea ‘Archeologia Invisibile’, visitabile fino al 6 gennaio 2020.
L’incontro del 14 giugno era focalizzato sul ruolo delle strategie digitali per la documentazione del Patrimonio Culturale. Il continuo evolversi delle tecnologie digitali in molteplici campi applicativi e il loro ripensamento nell’ambito della raccolta e della divulgazione di documenti inaccessibili a un pubblico ampio, rappresentano un’operazione necessaria ed estremamente attuale che sta impegnando gruppi di ricercatori in Italia e all’estero. Le varie ricerche in essere sono quindi capaci di attrarre finanziamenti provenienti da fondazioni operanti sul territorio, così come risorse europee.
Particolarmente interessante si è rivelato l’impianto multidisciplinare della condivisione delle conoscenze legate alla valorizzazione e gestione del Patrimonio Culturale, garantito dalla presenza di relatori provenienti da più università ed enti di ricerca italiani e afferenti a diverse aree di ricerca: archeologia, geomatica, disegno, storia, design, informatica.
Gli organizzatori di questa seconda edizione di Documentazione & Digitale hanno voluto focalizzare l’attenzione sul duplice valore delle ricerche in itinere dividendo l’evento in due sezioni: teorie ed esperienze.
Il primo segmento ha presentato le ricerche che hanno documentato le fasi operative dal punto di vista teorico e gli approfondimenti dedicati alla rilettura delle nuove procedure digitali per il Patrimonio Culturale.
La seconda parte è stata invece dedicata alla descrizione di progetti nazionali ed europei evidenziando il forte valore sperimentale che ha portato all’ideazione di prototipi di procedura in futuro ripetibili su contenuti culturali differenti.