Con il kick-off meeting di inizio febbraio ha preso ufficialmente il via il progetto Fatigue4Light (Fatigue modeling and fast testing methodologies to optimise part design and to boost lightweight materials deployment in chassis part - Modellazione del processo di fatica e metodologie rapide di prova per ottimizzare la progettazione delle parti e incrementare l’utilizzo di materiali leggeri per il telaio di veicoli), finanziato grazie ai fondi europei del programma “European Union’s Horizon 2020”, con l’obiettivo di ottimizzare la selezione di nuovi materiali e ridurne i tempi di implementazione, per diminuire il peso del telaio dei veicoli, rispetto alle soluzioni ad oggi esistenti, tenendo conto degli aspetti di eco-design ed economia circolare. Infatti la riduzione del peso del veicolo ha un impatto positivo sulle emissioni di CO2, sull'autonomia del veicolo elettrico, sulla guidabilità e sulla sicurezza.
Il Politecnico partecipa al progetto Fatigue4Light con il lavoro del team di ricerca del professor Davide Paolino del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS), che si è dedicato allo sviluppo di nuovi approcci sperimentali e numerici volti a migliorare l’analisi dell’usura e della durata dei telai dei veicoli, puntando a ottimizzare la scelta dei materiali nell’ottica dell’alleggerimento delle strutture.
Il progetto avrà una durata di tre anni e validerà l’applicazione di nuovi materiali per i telai, selezionati tra diverse tipologie di acciai avanzati ad alta resistenza, acciai speciali inossidabili per autoveicoli, leghe di alluminio ad alta resistenza e materiali compositi ibridi metallici-polimerici.
I risultati del progetto ottimizzeranno la selezione di nuovi materiali e ridurranno il tempo di implementazione tra sviluppo del materiale e progettazione di un nuovo elemento del telaio.
Il Politecnico contribuisce al progetto Fatigue4Light applicando metodi avanzati di analisi statistica dei dati di fatica, eseguendo prove ultra-rapide (a ultrasuoni) di fatica fino a 108 cicli e, infine, analizzando i difetti nelle prove e nei campioni mediante tomografia computerizzata a raggi X.
“Il progetto Fatigue4Light vuole aiutare a costruire un futuro a emissioni zero, promuovendo la progettazione basata su strumenti di simulazione numerica - afferma Lucia Barbu, coordinatrice del progetto e ricercatrice presso l'International Center for Numerical Methods in Engineering (CIMNE) - L'applicazione di strumenti di simulazione numerica in fase progettuale può aiutare a prevedere correttamente le prestazioni delle parti, nonché a ridurre al minimo le perdite di produzione soddisfacendo le esigenze industriali”.
Fatigue4Light è uno dei primi progetti che affrontano la riduzione del peso nelle componenti del telaio dei veicoli, “un passo necessario per progredire ulteriormente nella riduzione del peso o nell'alleggerimento dei veicoli elettrici”, aggiunge Lucia Barbu.
Il consorzio del progetto è formato da Eurecat, International Center for Numerical Methods in Engineering (CIMNE), Research and Innovation Center of Sweden (RISE), Lulea University of Technology, Politecnico di Catalogna (UPC), Politecnico di Torino (POLITO), ArcelorMittal, Profilglass, Centre Ricerche Fiat (CRF), Magnetto Wheels (MW), Composite Service Europe, Gestamp e Associazione spagnola per la standardizzazione UNE.