SunCoChem è un progetto europeo di chimica sostenibile che ha lo scopo di realizzare una “foglia artificiale”, vale a dire un reattore per produrre sostanze chimiche attraverso fonti rinnovabili, utilizzando sia l'anidride carbonica (CO2) recuperata dall'industria chimica, sia l'energia solare.
Il Politecnico - con il lavoro del team CREST, guidato della professoressa Simelys Hernández - coordina lo sviluppo della tecnologia e l’integrazione di tutti i componenti di questo sistema di cattura e conversione dell’anidride carbonica, grazie all’esperienza acquisita da CREST in precedenti progetti europei - per esempio Artiphyction e CELBICON. Il gruppo lavora anche allo sviluppo di materiali innovativi ed efficienti per la conversione della CO2 in diversi prodotti con elevato valore aggiunto.
L'innovazione di SunCoChem consiste nel progettare un dispositivo autosufficiente in grado di catturare e convertire la CO2 in sostanze chimiche sostenibili in modo integrato in una singola unità. Questo metodo porterà a una riduzione dei costi e delle emissioni di CO2, migliorerà l'efficienza di conversione dell'energia solare per la produzione di sostanze chimiche e avrà un impatto significativo sulla riduzione della dipendenza dell'industria chimica europea dalle materie prime a base di carbonio.
Il reattore costruito nell'ambito del progetto sarà testato in particolare per la produzione di tre sostanze utili nell'industria chimica europea per applicazioni nel campo dei cosmetici e degli alimenti: LimoxalTM, Valeraldeide e Acido Glicolico.
Il progetto vuole sviluppare e fornire all'industria chimica “un'alternativa sostenibile alla produzione di sostanze chimiche con combustibili fossili” afferma la dottoressa María Navarro, coordinatrice del progetto SunCoChem del centro tecnologico di Eurecat.
SunCoChem "cerca di sfruttare un percorso fotoelettrochimico che converta la CO2 tramite una reazione di carbonilazione chimica in situ che prevede la produzione di CO come intermedio" aggiunge la dottoressa Miriam Diaz de los Bernardos, coordinatrice scientifica del progetto e ricercatrice nell'unità di tecnologia chimica di Eurecat.
Inoltre, SunCoChem "affronta le sfide chiave che attualmente frenano l’industrializzazione dei processi fotoelettrochimici di conversione dell’anidride carbonica, e va oltre lo stato dell'arte, per sviluppare e convalidare una tecnologia scalabile ed efficiente per la produzione di combustibili verdi" osserva la professoressa Simelys Hernández, del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia - DISAT del Politecnico.
Finanziato con il programma Horizon 2020 dell'Unione Europea, il progetto SunCoChem è composto da un consorzio di 14 partner provenienti da otto paesi europei tra cui centri tecnologici e di ricerca come Eurecat (che coordina il progetto), il Politecnico di Torino (coordinatore tecnico), l'Helmholtz-Zentrum Berlin für Materialien und Energie GmbH, l'Istituto Italiano di Tecnologia e il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS); piccole e medie imprese che sviluppano materiali e tecnologie avanzate: Solaronix, Avantium, Laurentia e IOLITEC; società di ingegneria come Hysytech; società chimiche come Dow e IFF; partner di supporto operativo come l'Associazione spagnola per la standardizzazione (UNE) e l'Università ellenica internazionale.