Dal cemento che si ripara da solo ai sistemi per dissalare l’acqua utilizzando nuovi nanomateriali o i raggi del sole, fino alla progettazione di nuove città cinesi e di innovativi strumenti di misura o laser di nuova generazione. E ancora: la costruzione di modelli matematici per prevedere le dinamiche delle epidemie, lo studio delle cellule biologiche, l’analisi di come gli smartphone cambieranno la mobilità urbana.
Sono i nove progetti di ricerca altamente innovativi, presentati da giovani ricercatori del Politecnico e finanziati dalla Fondazione CRT attraverso il bando “La Ricerca dei Talenti” per supportare la ricerca di qualità.
I nove vincitori sono stati presentati dal Rettore del Politecnico, Marco Gilli, e dal Segretario Generale della Fondazione CRT, Massimo Lapucci: si tratta dei primi risultati di questa iniziativa congiunta nata nel quadro della più ampia Convenzione che lega i due enti per il biennio 2014/2016. L’investimento della Fondazione CRT per l’iniziativa “La Ricerca dei Talenti” è di 1 milione e 580 mila euro.
L’obiettivo è di supportare l’indipendenza scientifica dei giovani ricercatori eccellenti nella fase di avvio o di consolidamento della propria attività di ricerca, attraverso il finanziamento di progetti di ricerca di durata biennale, di natura interdisciplinare e fortemente innovativa, presentati da giovani ricercatori e docenti (che abbiano conseguito il dottorato di ricerca da non più di 12 anni) con un finanziamento massimo destinato a ciascun progetto pari a 150.000 euro. In linea con il prestigioso programma europeo ERC (European Research Council) di Horizon 2020, le proposte potevano spaziare tra le aree scientifiche afferenti alle scienze fisiche e ingegneria, alle scienze della vita e alle scienze umanistiche e sociali.
Al bando hanno risposto 77 candidati, che hanno presentato altrettante proposte di ricerca in campi nuovi ed emergenti, presentando metodologie non convenzionali e approcci innovativi. La selezione delle proposte ha portato all’identificazione di 9 proposte vincitrici.
I progetti finanziati sono quelli che hanno dimostrato concrete possibilità di sviluppo, anche al di là della durata del finanziamento, sia per l’impatto che possono dare allo sviluppo del settore di ricerca individuato, sia per la capacità di attrarre successivi finanziamenti da enti pubblici o privati, nazionali o internazionali.
“Con un’istituzione di eccellenza come il Politecnico – ha detto il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci – sosteniamo i ricercatori migliori, finanziando i loro progetti di ricerca indipendente fortemente innovativi. L’investimento su questi 9 talenti è anche e soprattutto un investimento per il territorio: diamo l’opportunità al capitale umano più preparato e capace di continuare ad arricchire la città, di sviluppare competenze di livello internazionale per far crescere Torino, rafforzandone il ruolo di una delle capitali europee dell’innovazione. Puntiamo alla valorizzazione dei cervelli migliori, non certo alla loro fuga”.
Il Rettore del Politecnico Marco Gilli ha concluso: “Si tratta di un bando che ha avuto ottimi risultati in termini di partecipazione da parte dei nostri ricercatori, con proposte progettuali davvero di ottimo livello; i nostri ricercatori, infatti, hanno colto con entusiasmo l’opportunità, garantita dal finanziamento della Fondazione CRT, non solo di cercare di ottenere fondi per rendere le proprie attività di ricerca indipendenti fin da una fase molto precoce della loro carriera, ma anche di competere in un contesto le cui regole rispecchiavano quelle dell’ERC, il più prestigioso riconoscimento europeo alla ricerca: in questo senso, infatti, il bando La Ricerca dei Talenti si è rivelato una sorta di “palestra” per la presentazione di future domande ERC, consentendo loro di apprendere regole e metodologie che saranno preziose nel momento in cui andranno a scrivere proposte progettuali per la competizione europea”.