Sono appena stati pubblicati i risultati della prima fase della ricerca High-Speed China (Chinese Urbanization and the Role of High-Speed Railway) - condotta dalla China Room - Politecnico di Torino (Principal Investigator Michele Bonino) e dai due centri di ricerca del Massachusetts Institute of Technology, MIT Sustainable Urbanization Lab (PI Siqi Zheng) e MIT Senseable City Lab (PI Carlo Ratti) - che ha come obiettivo di esplorare e discutere le ricadute del piano infrastrutturale in rapporto alla costruzione di nuove città rispondendo a domande come: Quali sono gli effetti della rete ad alta velocità sulla forma urbana di centri piccoli e medi nell’entroterra cinese? Quali effetti ha avuto sui principali fattori che determinano la vitalità economica delle città?
Le competenze diversificate dei tre centri hanno permesso di indagare il fenomeno dell’urbanizzazione cinese attraverso un approccio multidisciplinare, basato su analisi sia qualitative che quantitative di dati spaziali e macroeconomici. La prima fase del progetto è stata finanziata attraverso il Seed Funding Program MITOR 2018, ed è stata portata avanti attraverso diversi periodi di scambio tra i ricercatori dei due atenei.
La nuova rete ferroviaria dell’alta velocità cinese rappresenta uno dei piani infrastrutturali più grandi e ambiziosi degli ultimi decenni. Lanciato dal governo cinese nel 2007, con l’obiettivo di connettere quelle aree che fino a pochi anni prima erano state parzialmente escluse dai processi di nuova urbanizzazione, il piano infrastrutturale ha dato alla luce, dopo poco più di dieci anni dal suo avvio, oltre 29.000 km di linea ferroviaria ad alta velocità, rappresentando oggi il 64% delle reti ad alta velocità costruite a livello mondiale. Gli effetti di questa infrastruttura sui territori che intercetta sono di portata straordinaria, sia in termini di trasformazione urbana che di rilancio delle economie locali.