Un risultato straordinario frutto di un lavoro di squadra e di sinergie ultra-territoriali. Si potrebbe sintetizzare in questo modo la notizia arrivata dalla Commissione Europea che ha ufficializzato la graduatoria degli European Digital Innovation Hub, una rete di oltre duecento poli di innovazione digitale a cui sarà affidato il compito di assicurare la transizione digitale dell’industria, con particolare riferimento alle PMI, e alla pubblica amministrazione, attraverso l’adozione di tecnologie digitali avanzate, Intelligenza Artificiale, Calcolo ad Alte Prestazioni, Sicurezza Informatica.
Tra gli oltre 40 progetti presentati a livello italiano, 13 saranno finanziati al 100%, mentre altre 17 proposte sono state valutate positivamente da Bruxelles e riceveranno un finanziamento del 50% attraverso i fondi del PNRR.
Il Politecnico si conferma eccellenza nel campo della ricerca e dell’innovazione, dal momento che il Progetto HD Motion non solo è stato selezionato tra quelli finanziati, ma ha ottenuto il “Seal of Excellence”, essendo stato considerato di altissima qualità e pertanto finanziato direttamente dal Governo Nazionale attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico. Un risultato davvero significativo per il progetto coordinato dal Politecnico (Project Coordinator il professor Claudio Casetti), geograficamente esteso a tutto il territorio nazionale, focalizzato su soluzioni avanzate di mobilità sostenibile, ITS – Intelligent Transportation System e logistica avanzata, dedicato a PMI e PA.
Il progetto è finanziato al 50% (circa 6 milioni di euro di attività) dal Ministero dello Sviluppo Economico. Quattro i pillar previsti: test before invest; skills and training, support to find investiments e innovation ecosystem&networking. I partner coinvolti nel progetto insieme al Politecnico sono: CIM4.0, Almaviva, Fondazione Links, Fondazione Bruno Kessler, Consorzio Università Industria – laboratori di radiocomunicazioni, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Napoli Federico II, Intesa Sanpaolo Spa, Intesa Sanpaolo Innovation Center S.p.A., Unione Industriale di Torino, Confindustria Piemonte, Digital Innovation Hub Piemonte, Skillab Centro Valorizzazione Risorse Umane Srl.
Il risultato dell’Ateneo si inserisce nel più ampio panorama di eccellenza dell’ecosistema di innovazione del Piemonte, che vede nel competence center CIM4.0 e nell’Università di Torino gli altri due pilastri. I finanziamenti europei sono andati anche ad altri due progetti importanti come EXPAND (coordinato dal CIM4.0) e CHEDIH (coordinato dall’Università di Torino), che hanno ottenuto la copertura totale degli investimenti. Si parla di circa 16 milioni di euro complessivi erogati per i tre progetti.
“Anche per rapporto al resto d’Italia, il risultato eccezionale conseguito dal nostro territorio con le due università torinesi e il competence center CIM4.0 in questa selezione europea per l'individuazione degli Europea Digital Innovation Hub, non può che rallegrarci e confortarci lungo il cammino intrapreso nel costruire per Torino e il Piemonte un sistema dell'innovazione di eccellenza e livello mondiale. Si uniscono nuove frecce al nostro arco per creare start-up, rilanciare le nostre imprese e attrarne di nuove” ha dichiarato il professor Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino.
Che funzioni avranno gli EDIH?
Nella visione della Commissione Europea, gli European Digital Innovation Hub saranno “sportelli unici che aiuteranno le aziende a rispondere in modo dinamico alle sfide digitali e a diventare più competitive”, fornendo accesso a competenze tecniche e innovazioni sperimentali, nonché la possibilità di “testare prima di investire” (test before invest). Tra le altre attività che svolgeranno, ci saranno servizi di consulenza finanziaria, formazione e sviluppo delle competenze necessari per la trasformazione digitale. Dovranno inoltre aiutare le imprese ad affrontare la transizione ecologica, in particolare per quanto riguarda il consumo di energia e le basse emissioni di carbonio. Gli European Digital Innovation Hub saranno anche punto di riferimento attraverso i quali l’UE potrà mettere a disposizione ulteriori risorse a supporto della digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane.