Il Sahel, una delle aree al mondo più colpite dal cambiamento climatico, ha conosciuto negli ultimi anni un drastico aumento dell’intensità e della frequenza degli eventi idrometeorologici estremi.
Il Fiume Sirba, principale affluente del medio tratto del Fiume Niger, ha fatto osservare nell’ultimo decennio una radicale evoluzione del suo comportamento idrologico che ha causato inondazioni totalmente inattese e notevoli danni alle popolazioni rivierasche. Tali eventi calamitosi hanno spinto i governi a richiedere il sostegno della comunità internazionale per sviluppare Sistemi di Allerta Precoce (SAP) che possano aiutare le comunità rivierasche vulnerabili.
In questo contesto nasce il progetto di cooperazione internazionale ANADIA2.0, finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), in cui CNR-IBE di Firenze e Politecnico di Torino hanno messo in piedi, congiuntamente con i partner idrologici e metereologici nigerini, un SAP per mitigare i danni delle inondazioni del fiume Sirba chiamato SLAPIS.
Il SAP basato sulle popolazioni e gli impatti è operativo dal giugno 2019 e vi hanno lavorato i professori del DIST Maurizio Tiepolo ed Alessandro Pezzoli congiuntamente al professor Maurizio Rosso del DIATI ed all’Ingegner Giovanni Massazza del DIST che si sono occupati della parte idraulica. SLAPIS integra osservazioni idrometriche di terreno e previsioni idrologiche a scenari di pericolosità idraulica lungo il tratto nigerino dell’asta fluviale ed a piani di villaggio per la riduzione del rischio di inondazione nelle principali comunità rivierasche.
Nel corso dell’ultima settimana si è verificata una piena particolarmente intensa sulla Sirba (TR 50 anni) che ha avuto il suo culmine alle ore 22 del 24 luglio 2020 in cui è stata raggiunta l’altezza idrometrica di 716 cm alla stazione idrometrica di Bossey Bangou corrispondenti ad una portata di 1540 m3/s. La piena sta iniziando ora la sua fase di lenta decrescita. SLAPIS è riuscito a individuare precocemente lo sviluppo del fenomeno e a diramare l’allerta rossa alle comunità rivierasche e alle autorità locali preposte a compiti di protezione civile. L’allertamento è avvenuto attraverso lo sviluppo giornaliero di bollettini di vigilanza e previsioni idrologico-idrauliche in grado di tenere conto della capacità di laminazione delle aree golenali del fiume e del tempo di propagazione dell’onda di piena lungo l’asta fluviale.
I danni nei villaggi rurali coinvolti sono stati notevoli e hanno interessato vaste aree agricole, qualche pozzo - 3 villaggi sono tutt’ora privi di acqua potabile - e le abitazioni più prossime all’alveo fluviale della Sirba. La comunicazione tempestiva ha permesso di evacuare persone e beni dalle zone più esposte e di evitare la perdita di vite umane. È stato inoltre possibile allertare la capitale del Niger Niamey per una situazione di allerta gialla verificatasi sul Fiume Niger a causa degli apporti impulsivi dell’affluente Sirba.
La situazione idrologica è aggiornata in tempo reale sul sito della piattaforma SLAPIS, mentre le testimonianze dai villaggi colpiti ed i bollettini idro-meteorologici emessi sono disponibili al seguente link