39%: è questa la cifra che indica l’enorme quantità di acqua potabile che gli acquedotti italiani perdono, in media, secondo l’analisi fornita dal Blue Book della Fondazione Utilitatis.
Fino al 75% è invece la percentuale della riduzione delle perdite idriche nelle reti urbane proposta dalla soluzione di AquaSmart, la start up torinese creata per gestire in automatico e in remoto le infrastrutture idriche.
Come funziona? Con due componenti principali: il primo è un contatore intelligente brevettato dai ricercatori del Politecnico di Torino, da sostituire agli attuali contatori residenziali e in grado di fornire i dati di pressione e portata della rete idrica in tempo reale; il secondo è un innovativo software gestionale (basato su “machine learning” e reti neurali) che identifica la posizione delle perdite idriche interpretando i dati raccolti dai nuovi contatori e, a differenza di altre soluzioni concorrenti, è stata anche eliminata la necessità di realizzare lunghi e costosi modelli della rete.
Il risultato? I tempi di attivazione sono più brevi e gli investimenti richiesti ai gestori idrici per installare la soluzione sono equiparabili alla spesa odierna per sostituire e gestire gli attuali contatori residenziali. Garantendo però benefici per tutti. I gestori idrici diminuiscono le perdite e quindi i costi di gestione. Non ci sono più prospettive di eventuali razionamenti. I cittadini pagano solo l’acqua effettivamente consumata e hanno la possibilità di monitorare, tramite una applicazione, i loro consumi in tempo reale.
AquaSmart nasce dall’esperienza della ricerca del Politecnico di Torino, in particolare dal programma “Innovation for Change” realizzato nel 2016 insieme al CERN di Ginevra e alla SAFM, la Scuola di Alta Formazione al Management (della Fondazione Giovanni Agnelli). Fin dall’inizio SMAT, il gestore idrico torinese ha fornito il proprio supporto al Team di AquaSmart con l’obiettivo, raggiunto, di sviluppare una soluzione per indentificare e prevenire le perdite nelle reti idriche cittadine.
Proprio grazie al suo contenuto innovativo, questa tecnologia uscirà a breve dalla fase di sviluppo presso i laboratori del Politecnico di Torino e sarà ulteriormente sviluppata dalla start up AquaSmart anche tramite i finanziamenti ottenuti dalla Fondazione Giovanni Agnelli e dal bando Proof of Concept promosso dallo stesso Ateneo per aumentare la maturità delle tecnologie già brevettate.
Al momento AquaSmart è in procinto di effettuare il prossimo passo, ovvero identificare uno o più gestori idrici italiani per testare sul campo il nuovo contatore e il software (raccolta e gestione dati) con l’obiettivo di rendere disponibile la soluzione completa nel 2018.