Al Politecnico si è svolta dal 3 al 6 settembre la 17a European Turbulence Conference, www.etc17.it, la principale conferenza mondiale sullo studio della turbolenza e le sue applicazioni organizzata ogni due anni dalla Euromech - European Mechanics Society - in una differente città europea.
La comprensione della turbolenza, cioè del moto disordinato ed impredicibile di un fluido, rappresenta l'ultimo problema irrisolto della fisica classica ed è fondamentale per innumerevoli applicazioni: dalla mobilità di automobili, aerei o navi, in cui la turbolenza è la principale sorgente di attrito - e quindi di consumo - al moto di atmosfera, oceano e mantello terrestre, fino alla fisica del plasma che studia la fusione nucleare controllata o alla convezione nelle stelle.
La conferenza, organizzata da Università di Torino e Politecnico con il supporto di Università del Piemonte orientale e ISAC-CNR, ha riunito 500 ricercatori provenienti da più di 30 paesi, che hanno presentato le ultime ricerche di carattere teorico e sperimentale basate sia su simulazioni in laboratorio che numeriche su super-computer, e ha rappresentato un’opportunità unica di confronto e progresso delle conoscenze su questo importante fenomeno. La conferenza ha anche ospitato un mini simposio focalizzato sulla turbolenza nell'eliosfera e nel mezzo interstellare che recentemente e' stato raggiunto per la prima volta nella storia da entrambe le due sonde Voyager della NASA.
Molto apprezzati da tutti i partecipanti l’accoglienza offerta dal Politecnico e dalla città di Torino, così come il servizio di child-care proposto ai partecipanti per i bambini da 3 mesi a 13 anni, una novità assoluta per il nostro Ateneo.