Dovrà “imparare” a fermarsi davanti a un semaforo rosso, a parcheggiare, a dare la precedenza, a rispettare i limiti di velocità: l’auto a guida autonoma e connessa circolerà presto nelle strade di Torino, che diventerà un vero e proprio City Lab per la sperimentazione di soluzioni innovative altamente tecnologiche per l’auto del futuro. Un’opportunità che trova terreno fertile nella nostra città, ricca di know-how, aziende all’avanguardia, centri di ricerca attivi nei settori dell’auto, della componentistica, delle telecomunicazioni, della sensoristica, dell’elettronica avanzata e dell’intelligenza artificiale. Un ecosistema che lavora unito per questa sperimentazione, alla quale collaborano soggetti pubblici e privati, con capofila la Città di Torino e nel quale il Politecnico lavora con gruppi di ricerca e un Centro interdipartimentale dedicato proprio ai temi della mobilità.
“La Città di Torino ha voluto cogliere subito le opportunità offerte dal Decreto ministeriale “Smart Road”, aggregando tutto l’ecosistema di realtà produttive ed esperienze di ricerca che in città sono molto avanzate su queste tematiche. Come Ateneo coordiniamo gli aspetti scientifici della sperimentazione, forti delle nostre consolidate esperienze di ricerca sia sui veicoli a guida connessa, che su quelli a guida autonoma. La sfida è ambiziosa e stiamo lavorando in modo serrato con tutti i partner, in primo luogo con la Città, per portare i prototipi sulle strade di Torino al più presto, appena concluso il primo periodo di training su pista chiusa previsto dal Decreto prima di ottenere l’autorizzazione ad andare in strada”, commenta il professor Claudio Casetti, referente del progetto per l’Ateneo.
La sperimentazione riguarderà soluzioni tecnologiche per il supporto di veicoli connessi e a guida autonoma, nonché l’adeguamento della rete infrastrutturale ai più avanzati servizi smart e per la guida automatizzata. Soluzioni innovative che saranno messe a sistema per creare un’esperienza unica e sicura nel campo della mobilità, concetto che sta diventando sempre più ampio, aggregando servizi intelligenti rispetto all’auto per come è tradizionalmente intesa, in modo da aumentare i livelli di sicurezza, snellire il traffico, annullare il numero di incidenti stradali e ridurre gli impatti sull’ambiente: “Politecnico e Città di Torino stanno lavorando da tempo e con grande unità di intenti per sviluppare un nuovo sistema di mobilità, basato su un approccio sistemico in cui il veicolo connesso e autonomo rappresenta una delle dimensione di un ecosistema più ampio, che include la società e le sfide che essa dovrà affrontare sul tema dal punto di vista economico, del benessere e della salute dei cittadini. In questo contesto, verranno messi a disposizione dei “city lab”, ovvero servizi e spazi per consentire la sperimentazione sul campo di soluzioni innovative, che spaziano dai droni, dalle auto autonome, ai servizi 5G. L’obiettivo è promuovere Torino come driver di innovazione a livello Europeo per quanto riguarda il tema della mobilità urbana”, commenta il professor Ezio Spessa, uno dei coordinatori del Centro Interdipartimenatle CARS@PoliTo e il coordinatore della proposta progettuale U-MOVE per la KIC europea sulla mobilità, che sarà presentata il 5 ottobre prossimo al Castello del Valentino .