Questo è l'Archivio del Magazine Poliflash per gli anni 2016-2022.
Gli articoli della edizione corrente sono disponibili sul nuovo sito.
In Ateneo

Zero Robotics 2018: la finale al Politecnico con 150 studenti da tutta Europa

12 Gennaio 2018

Scuole italiane in tutti e due i Team vincitori a pari merito per la competizione tra istituti superiori di tutto il mondo che ha portato in città 150 studenti di tutta Europa: vincono l’ITIS “Pininfarina” di Moncalieri, l’ITIS “Galielo Galilei” di Livorno e il Liceo “Leonardo da Vinci” di Treviso.

Un torneo tra studenti delle scuole superiori di tutto il mondo che si sfidano nella programmazione degli Spheres, piccoli satelliti sferici ospitati all'interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS): la Zero Robotics Competition, organizzata per l'Europa da Politecnico di Torino, ASI, Università degli studi di Padova, Ufficio scolastico regionale del Piemonte e Rete Robotica a scuola e coordinata dal Prof. Reyneri del Politecnico, si è conclusa quest'anno proprio al Politecnico, che ha ospitato 150 ragazzi arrivati in finale e provenienti da 8 Paesi europei: Italia (13 scuole), Federazione Russa, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Romania, Regno Unito. Tra questi, gli alunni di tre scuole piemontesi: l’I.T.I.S. Pininfarina di Moncalieri, l’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino e il Liceo Scientifico F. Vercelli di Asti.

Video

Gli studenti finalisti hanno potuto assistere in diretta alle ultime fasi della competizione, che si sono svolte a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e in collegamento con il MIT di Boston e con l'Università di Sidney, dove si sono ritrovati per assistere alla finale gli studenti provenienti da Stati Uniti e dall’Australia.

La finale mondiale che si tiene a Torino è stata organizzata da Politecnico di Torino con il sostegno finanziario e organizzativo della Fondazione ITS Aerospazio Meccatronica, insieme ad AMMA, Unione Industriale di Torino, Camera di Commercio di Torino, Turismo Torino e Città Metropolitana.

I finalisti si sono misurati nella programmazione degli SPHERES (Synchronised Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites), robot spaziali della dimensione di una palla da bowling, già utilizzati dalla NASA all'interno della Stazione Spaziale per collaudare cicli di istruzioni, per eseguire rendezvous autonomi e operazioni di attracco. Queste macchine vengono inoltre utilizzate sperimentalmente per la manutenzione e l'assemblaggio di satelliti e per il volo di formazione.

Il testa a testa finale ha visto protagoniste due alleanze di scuole: Naughty Prions and Lions, nel quale gareggiava il Liceo “Leonardo da Vinci” di Treviso con studenti americani e il team BeachPin1701, composto da ragazzi dell’ITIS “Pininfarina” di Moncalieri e dell’ITIS “Galielo Galilei” di Livorno insieme a studenti di un liceo americano. La sfida si è conclusa con un pari merito tra i due Team, entrambi vincitori dell’edizione 2017 di Zero Robotics.

Premiati anche i ragazzi del Liceo “Cecioni” di Livorno e del Liceo “Agnelli” di Torino, vincitori della virtual final, la finale della seconda categoria del campionato.

La competizione, nata nel 2009 nel Laboratorio di Sistemi Spaziali del famoso Massachusetts Institute of Technology di Boston (MIT), ha coinvolto quest’anno circa 70 istituti europei, 100 americani e 50 australiani, per un totale di circa 2000 studenti.

Ogni squadra è composta da 5 a 10 studenti e coordinata da un docente della scuola esperto di programmazione.

Ogni anno ai team viene affidata una missione. Quest’anno i ragazzi dovevano cimentarsi con la ricerca di forme di vita primordiale (batteri) sulla luna Enceladus di Saturno, trivellando campioni per riportarli a terra.

Per vincere la gara è richiesta la cooperazione tra squadre di diverse scuole, in gironi che vedono schierarsi alleanze di diversi istituti di vari continenti. La prima fase prevede lo sviluppo di simulazioni al computer attraverso l’uso di un server del MIT. In questo modo è possibile rilevare eventuali errori nella programmazione dei robot. Al termine di questa fase, le squadre possono allearsi e collaborare fra loro per ottenere assieme un programma più efficace. La fase successiva è costituita da una gara preliminare a eliminazione, dalla quale solo 42 squadre hanno passato il turno; i programmi di questi team sono stati caricati direttamente sugli Spheres presenti sulla Stazione Spaziale per la finale, dove i programmi dei gruppi vincitori sono stati eseguiti sotto l’attenta supervisione degli astronauti.

Ospitare la finale europea è un’altra concreta testimonianza delle capacità del territorio e dei suoi uomini oltre che evidenza dell’heritage nel settore spaziale portato da Piemonte. Heritage che inizia nelle scuole superiori, si propaga all’università e trova solide radici nell’industria” afferma Stefano Serra, Amministratore Delegato di CLEMESSY Italia e Presidente sia della Rete Robotica a Scuola che della Fondazione Aerospazio e Meccatronica piemontese.

081-min 087-min DSC_0192-min 090-min 069-min DSC_0192 093-min competizione-min 070-min 006-min 065-min 099-min 059-min 074-min 049-min 053-min 063-min 080-min DSC_0190-min competizione