L’Africa è per il Politecnico un’area di interesse strategico: l’obiettivo dell’Ateneo è infatti quello di consolidare la propria presenza nel continente con azioni orientate alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico, ma anche al capacity building e alla possibilità di avviare o rafforzare legami con enti italiani e stranieri attivi nel continente. Per questo motivo un gruppo di docenti e ricercatori del Politecnico è andato in Malawi, dove resterà fino al 4 marzo 2020 per l'avvio di un progetto di cooperazione internazionale, che aiuterà la consegna di medicinali con l’uso di droni.
Si tratta del progetto UAV Photogrammetry For Developing Resilience and Educational Activities in Malawi - UP4DREAM - ideato e promosso da Filiberto Chiabrando, docente del Dipartimento di Architettura e Design, insieme ad Alessio Calantropio, dottorando in Beni Architettonici e Paesaggistici, Andrea Lingua e Paolo Maschio, docenti del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture, in collaborazione con The United Nations Children Fund - UNICEF Malawi - e con il supporto di imprese come Agisoft Matashape, Amazon, Swoop Aero e di due università locali, la Lilongwe University of Agriculture and Natural Resources e la Mzuzu University.
Lo scopo di questo progetto, co-finanziato dall’International Society for Photogrammetry and Remote Sensing (ISPRS) consiste nella realizzazione e nel mantenimento di cartografia a grande scala, per supportare le operazioni umanitarie sperimentali di payload delivery, per vaccini e medicinali, effettuate per mezzo di droni, attualmente in corso nel corridoio umanitario istituito da UNICEF a partire dal 2017 a Kasungu. Nel progetto rientrano anche attività di capacity building che si svolgeranno in diversi luoghi: nella sede di UNICEF, in quella di ADDA - The African Drone and Data Academy - e sul campo, nel Distretto di Nsanje.
Il progetto è inquadrato all'interno delle attività promosse già da tempo dal Politecnico, che riguardano un ampio spettro di temi: l’Africa delle città tra sviluppo e urbanizzazione; le migrazioni; la presenza della Cina in Africa; la resilienza e la gestione insediativa e abitativa a fronte di emergenze complesse come la protezione del patrimonio culturale e dell’architettura delle vecchie colonie; il Nexus Energy-Water-Food e la sicurezza energetica; il monitoraggio delle catastrofi, la mappatura e l’early warning a supporto degli aiuti umanitari; la gestione delle risorse ambientali; la produzione, l’innovazione, la creazione e il rafforzamento dell’imprenditoria locale; la progettazione di dispositivi ad azionamento manuale per la produzione di elementi edilizi a basso costo.
"Scopo della missione è quello di aumentare la consapevolezza sull'uso dei droni come strumento utile alla comunità per la conoscenza del territorio, la prevenzione e valutazione dei disastri naturali e la definizione di corridoi umanitari per la consegna di medicine, vaccini e campioni per analisi - spiega il Professor Filiberto Chiabrando, ideatore del progetto - L'attività di Capacity Building sono sviluppate in diverse fasi: workshop teorici, acquisizioni in situ e relative elaborazioni in laboratorio, applicando le strategie della didattica innovativa proposta dal nostro Ateneo (Learning by Doing)".