La conoscenza e l’innovazione che nascono dalla ricerca di alto livello condotta nelle università hanno l’obiettivo di superare i confini di quelle istituzioni e permeare la società civile, per fornire sempre nuove opportunità di sviluppo. Il sapere universitario dunque scende in strada e questa, nel caso della manifestazione JUST THE WOMAN I AM, non è solo una metafora. Giunta alla sua settima edizione, la camminata e corsa non competitiva organizzata dal Centro Universitario Sportivo di Torino in occasione della festa della donna rappresenta un’opportunità per parlare di buone pratiche e di prevenzione a decine di migliaia di persone (l’anno scorso i partecipanti sono stati 20mila), e per mostrare come le conoscenze in campo medico, sportivo, sociale e tecnologico favoriscano le condizioni per una vita più sana e per evitare così l’insorgere di alcune malattie tipiche della nostra epoca. Non è dunque un caso che l’Università di Torino e il Politecnico di Torino, insieme, sostengano JUST THE WOMAN I AM sia attraverso la partecipazione alla corsa, sia attraverso l’attività di divulgazione all’interno del “Villaggio della Prevenzione” che sarà allestito venerdì 6 e sabato 7 marzo in Piazza San Carlo.
Ma l’impegno dei due atenei non si ferma qui: in collegamento con la manifestazione, dall’11 al 13 marzo presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale si svolgerà la III “UniTo-PoliTO Conference Series in Cancer” che da 6 anni a questa parte promuove un incontro interdisciplinare tra ingegneri, medici, fisici, chimici, oncologi molecolari e biologi cellulari di tutto il mondo su tematiche di frontiera in oncologia. Il tema di quest’anno è l’immunoterapia, ritenuta una delle frontiere più promettenti per la cura di molti tumori solidi ed ematologici.
Dopo il successo della lezione-spettacolo che lo scorso anno ha portato Just the woman sul palco del Carignano, l’esperienza teatrale si rinnova con la lezione-concerto “Ritratti di Signora”, dedicata al ruolo che, nel corso degli ultimi due secoli, le donne si sono faticosamente ritagliate nel mondo della scienza e della cultura, vincendo i pregiudizi e l’ostilità di una società declinata al maschile. Lo spettacolo, scritto e diretto da Alessandro Perissinotto, andrà in scena nell’aula magna del Politecnico venerdì 13 marzo alle ore 21; a guidare la narrazione sarà Elisa Macario Ban, emergente attrice e autrice teatrale torinese, mentre le musiche di Clara Shumann e di Fanny Mendelssohn-Bartholdy saranno interpretate al pianoforte da Giorgia Delorenzi, concertista ormai affermata sulla scena nazionale.
La Vice Rettrice per l’Internazionalizzazione del Politecnico Francesca Verga ha sottolineato come “Il Politecnico crede in tutto quello che questa manifestazione rappresenta: la ricerca, la formazione, lo sport e la collaborazione tra tutte le istituzioni di questo territorio. Inoltre, il tema principale di questo evento è la parità di genere, argomento fondamentale e di grande attualità. Per tutti questi motivi noi vogliamo abbracciare questa manifestazione appieno con tutti i nostri soggetti (studenti, studenti stranieri, accademici, ecc) e siamo certi della riuscita di questo evento come e più dell’anno scorso”.