Una multinazionale che parla 27 lingue: oggi Prima Industrie è una realtà consolidata, che si propone di cogliere in pieno le sfide proposte dall’Industria 4.0. Il Presidente Gianfranco Carbonato ha raccontato la storia dell’azienda e le sfide per il futuro agli studenti del Politecnico per il ciclo Top Experiences, una serie di incontri con top manager, imprenditori e innovatori.
Carbonato, infatti si è laureato al Politecnico nel 1969. La sua esperienza professionale di imprenditore ha riguardato tutti i settori più all’avanguardia delle varie fasi storiche della produzione: dai microprocessori per la meccatronica, alla robotica per la misura, fino al laser, attuale cuore delle attività di Prima Industrie. Una tecnologia versatile, che, come ha mostrato Carbonato con una punta di orgoglio nella sua presentazione, si applica dalla produzione automobilistica fino al design: le torce olimpiche di Rio e Londra sono state realizzate proprio con laser Prima Industrie.
Carbonato ha raccontato agli studenti le scelte imprenditoriali del gruppo, le nuove attività introdotte nel tempo, le invenzioni sulle quali l’azienda ha costruito la sua credibilità e il suo attuale mercato, la quotazione in Borsa, le acquisizioni che l’hanno portata oggi ad essere presente in 27 Paesi, con un mercato che guarda prevalentemente a USA e Cina.
“Con Industria 4.0 si apre uno scenario fantastico per chi lo saprà interpretare”, spiega Carbonato agli studenti: “Siamo di fronte a una rivoluzione che cambierà modo di produrre e di consumare. Bisogna avere le competenze giuste per inserirsi in questo processo”.
Un messaggio anticipato dall’introduzione all’incontro del Vicerettore per il Trasferimento Tecnologico Emilio Paolucci: “Spetterà proprio a voi”, ha detto rivolgendosi agli studenti, “essere parte attiva e rendere la Quarta Rivoluzione Industriale qualcosa di utile per questo Paese. Anche per questo è molto importante che un Ateneo come il nostro permetta a voi, che state vivendo questo periodo di transizione, di confrontarvi con esperienze di valore come quelle proposte da questo ciclo di incontri: l’esperienza personale è un patrimonio preziosissimo, che è unico del nostro Ateneo e prezioso per i giovani”.
In questo senso anche il professor Guido Perboli ha voluto ringraziare l’Associazione ex-Allievi del Politecnico, che da quest’anno collabora all’organizzazione del ciclo Top Experiences.