“Quando i motori del razzo si sono accesi, si è realizzato il grande sogno della mia vita”. Samantha Cristoforetti, unica donna italiana nello spazio, riassume così in una frase del suo libro “Diario di un’apprendista astronauta” la realizzazione dell’obiettivo di una vita.
Sabato scorso l’astronauta Cristoforetti ha raccontato a un’aula magna gremita e a centinaia di persone che hanno seguito la presentazione in streaming e nelle due aule collegate la sua esperienza nello spazio, ma anche il lungo percorso che l’ha portata a quei sette mesi nei quali è stata in orbita attorno alla Terra sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Nel suo libro racconta l’intensa vita di bordo con gli occhi meravigliati di chi diviene, giorno dopo giorno, un essere umano spaziale: dalla scienza alla riparazione della toilette, dall’arrivo di astronavi cargo alle passeggiate nello spazio dei colleghi, dagli allarmi alla routine, dai grandi avvenimenti alle piccole scoperte, dai rituali al taglio dei capelli. Ma il viaggio per arrivare fin lassù è stato lungo. Anni di dedizione assoluta nati dal suo sogno di bambina, anni passati con le valigie in mano fra tre continenti, tra circostanze fortuite e altre ostinatamente cercate, tra incontri, lingue e culture, natura e tecnologia, fatiche e attese, gioie e delusioni: tutto per imparare a essere un’astronauta.
L’incontro è stato organizzato da Politecnico di Torino e Unione Industriale di Torino, in collaborazione con ASI, ESA e con la casa editrice La nave di Teseo.