Il Dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, che a marzo 2019 ha firmato un accordo di collaborazione con il Comune di Salemi, si è aggiudicato l'edizione 2019 del bando promosso dalla Fondazione Sicilia “Studi di fattibilità per il recupero dei borghi abbandonati” con la candidatura del progetto “Riabilitare Alicia - Studio di fattibilità per la riqualificazione della città antica di Salemi”, presentato dagli architetti e docenti Paolo Mellano e Roberto Dini. La premiazione avverrà con una cerimonia pubblica il prossimo 20 febbraio, a Palermo, palazzo Branciforte, alla presenza del Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, e del Presidente della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore.
Il finanziamento sarà destinato alla redazione di uno studio di fattibilità per la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico del centro storico della cittadina trapanese, già inserita nella lista dei Borghi più belli d'Italia, e permetterà di dare concreta attuazione alla collaborazione che da qualche anno il DAD ha avviato con il Comune di Salemi, con WISH-World International Sicilian Heritage e con la Fondazione Doná dalle Rose.
L'obiettivo principale dello studio di fattibilità è la valorizzazione della qualità architettonica e paesaggistica della città antica ai fini della creazione di un'accoglienza inclusiva e diversificata, della promozione del turismo sostenibile, del sostegno alle politiche di sviluppo sociale, culturale ed economico per la comunità locale. La riqualificazione architettonica e urbana costituisce un tassello fondamentale di un processo virtuoso di rigenerazione a tutto tondo, che da un lato prevede il recupero del patrimonio costruito e dall'altro la creazione di iniziative volte alla promozione di un riuso attivo dei manufatti, attraverso azioni di carattere scientifico e didattico-culturale che si potranno avviare mediante il coinvolgimento delle Università e degli attori del territorio.
"Sono molto soddisfatto di questo risultato, che premia il lavoro del Dipartimento, e in particolare del professor Dini, in questi due anni di intense attività, anche con gli studenti, su un tema di grande attualità quale è quello delle cosiddette aree interne - afferma Paolo Mellano, direttore del DAD - con il tentativo di invertire lo sguardo e provare a innescare la ripresa dell'Italia dai luoghi che, fuori dai luoghi comuni della marginalità, possono invece diventare la scintilla per vincere le sfide dei prossimi anni, animare una nuova lettura del Paese, inventare nuove imprenditorialità e far partire una nuova fase di avanzamento sociale. Un grazie particolare anche all’ingegner Mila Sichera, che con il suo lavoro ha coadiuvato il gruppo del Dipartimento nei rapporti con il Comune di Salemi e con WISH".
Soddisfazione viene espressa anche dal sindaco di Salemi, Domenico Venuti, e dall'assessore al Centro storico Vito Scalisi: "Il progetto di recupero del centro storico della città prosegue con atti concreti. La scelta di individuare nel Politecnico di Torino uno dei nostri interlocutori si è rivelata azzeccata. Complimenti ai docenti Mellano e Dini, che con i loro ragazzi hanno già mosso i primi passi per la conoscenza del territorio di Salemi. La strada è ancora lunga ma siamo convinti che insieme riusciremo a centrare l'obiettivo".
L’avvocato Chiara Doná dalle Rose, infine, esprime “grande entusiasmo e soddisfazione per questo significativo risultato della collaborazione fra il Politecnico di Torino, WISH e la Fondazione Donà dalle Rose che presiedo, frutto del lavoro svolto in terra di Sicilia e degli studi per la riqualificazione di uno tra i suoi meravigliosi antichi borghi. Il DAD, con l’aggiudicazione di questo bando ha confermato, ancora una volta, la valenza di una partnership professionale iniziata nel 2017 con WISH e la Fondazione Donà dalle Rose, collaudata e maturata anche in occasione della Biennale Architettura a Venezia. Speriamo che ora si apra un’epoca nuova per Salemi e per tutti i borghi di Sicilia che nel loro splendore non attendono altro che di essere riscoperti, restaurati, riqualificati, ripensati ma soprattutto ripopolati da uomini e donne di tutte le età e provenienza, per ricucire insieme nuove storie”.