Uno studio per riqualificare le infrastrutture militari ormai dismesse: si tratta del progetto “Atelier di riqualificazione della città consolidata” nato dal lavoro degli studenti del corso di laurea magistrale in “Restauro e Valorizzazione del Patrimonio” del Politecnico di Torino in collaborazione con i colleghi del corso “Energy Engineering” della Libera Università di Bolzano.
L’obiettivo è il recupero del patrimonio immobiliare pubblico e in particolare le numerose infrastrutture militari non più utili ai fini istituzionali, trasformandole in edifici sostenibili, energeticamente efficienti e aperte ai territori. Un progetto che si posiziona nel quadro dell’accordo siglato tra Ministero della Difesa e Politecnico di Torino risalente a quattro anni fa e rinnovato lo scorso febbraio: tali strutture possono diventare un fattore di crescita economica e sviluppo del territorio riconvertendole ad altri usi.
Nello specifico, il processo di riqualificazione riguarda la Caserma Mercanti ad Appiano e la Caserma del 4° Reggimento Aves Altair nei pressi dell’aeroporto Bolzano - Dolomiti, in parziale cessione da parte del Demanio all’amministrazione locale. Tra il 2017 e 2018, gli studenti dei due atenei hanno effettuato visite in loco e, durante i seminari successivi, hanno lavorato assieme e integrato le rispettive competenze.
“Il percorso di ricerca e sperimentazione didattica che abbiamo intrapreso, insieme ai colleghi della Libera Università di Bolzano, è stato chiamato l'officina delle idee, e mi pare un modello vincente, da seguire unendo le forze, per strutturare, in questo momento storico, un processo capace di prefigurare soluzioni positive per tutti gli “attori” interessati al tema della riqualificazione delle aree militari sotto-utilizzate o dismesse”, ha commentato Paolo Mellano, docente del Politecnico di Torino e responsabile del progetto.
I risultati dei workshop sono stati illustrati al campus di Bolzano alla presenza delle più alte cariche militari e civili. Alla cerimonia hanno partecipato la presidente della Libera Università di Bolzano, Ulrike Tappeiner, il direttore dell’Agenzia del Demanio del Trentino Alto Adige, Sebastiano Caizza, il comandante delle Truppe Alpine, generale Claudio Berto, e il direttore della Direzione dei Lavori e del Demanio del Ministero Difesa, generale Massimo Scala.