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In Ateneo

Riqualificare il patrimonio immobiliare militare

6 Aprile 2017

Trasformare le caserme dismesse in edifici sostenibili, efficienti dal punto di vista energetico e aperti al territorio: con questo scopo è stato firmato ieri al Castello del Valentino un accordo tra Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Provincia autonoma di Bolzano, Politecnico di Torino e Libera Università di Bolzano. Il patrimonio immobiliare pubblico, e in particolare le numerose infrastrutture militari non più utili ai fini istituzionali, costituiscono infatti un valore sociale ed economico di fondamentale importanza per il Paese e, adottando strumenti e percorsi di valorizzazione adeguati, possono diventare un fattore di crescita economica e sviluppo del territorio, grazie a operazioni di riqualificazione, risparmio energetico, riduzione dell’impatto ambientale, riconversione ad altri usi.

A firmare l'accordo sono stati il direttore della Direzione dei lavori del Demanio, generale di divisione Massimo Scala, il rettore del Politecnico di Torino, Marco Gilli, il rettore della Libera Università di Bolzano, Paolo Lugli, il vicesegretario generale della Provincia autonoma di Bolzano, Thomas Mathà, e la direttrice dell'Agenzia del Demanio del Trentino Alto Adige, Rosalia Cannada Bartoli.

DSC_0260 DSC_0309 DSC_0317 DSC_0334 _DSC5009 _DSC5011 _DSC5016 _DSC5022 _DSC5035 _DSC5070 _DSC5078 _DSC5080 _DSC5085 _DSC5087 _DSC5095 _DSC5105 _DSC5116 Il Ministero considera di primaria importanza la riqualificazione delle infrastrutture militari. In questa direzione vanno il Protocollo d’Intesa e gli Accordi di Programma già sottoscritti tra Ministero, Agenzia del Demanio e Provincia Autonoma di Bolzano, volti alla ristrutturazione e alla razionalizzazione delle caserme dell’Esercito presenti sul territorio Provinciale, anche in ottica di sostenibilità ambientale e di risposta alle esigenze del “tessuto urbanistico” dei comuni altoatesini, come ha spiegato nel corso della presentazione il Colonnello Pasqualino Iannotti, della Direzione dei Lavori e del Demanio, Ministero della Difesa.

L’accordo si arricchisce con la firma di ieri del contributo del Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design) e dell’Università di Bolzano , che metteranno a disposizione dei partner le proprie competenze per definire un’attività di studio e ricerca finalizzata alla riqualificazione delle infrastrutture militari, presenti sul territorio della Provincia di Bolzano, sia di quelle che restano in uso alla Difesa sia di quelle non più utili ai fini istituzionali che passeranno dalla Difesa alla Provincia. “Esiste un legame culturale forte tra mondo universitario - e “politecnico” in particolare - e mondo delle forze armate”, ha ricordato il Rettore Marco Gilli, che ha presentato le ragioni dell’accordo: “Viviamo in un periodo storico in cui le nuove tecnologie avranno un impatto dirompente in tutte le attività, quindi anche in quelle che riguardano la difesa: noi mettiamo le nostre competenze scientifiche e tecnologiche a disposizione, con un approccio interdisciplinare, indispensabile per affrontare questioni complesse come questa, che richiedono di integrare competenze diverse e di mettere a sistema interlocutori differenti. Il tutto a servizio del territorio, auspicando certamente che questo esperimento si estenda anche all’area torinese”. 

La collaborazione intende infatti essere un'azione pilota, replicabile su scala nazionale, a partire dal Piemonte, "dove esiste già un accordo che ha riguardato quattro caserme: la Cesare di Saluzzo di corso Valdocco, la De Sonnaz della via omonima, la La Marmora di via Asti e la M.ar.di.chi di via Bologna”, ha spiegato Paolo Mellano, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e referente scientifico dell’accordo. “La collaborazione ha già prodotto i primi studi in ambito didattico, con i contributi progettuali degli studenti, per la riqualificazione di alcuni edifici militari torinesi in residenze universitarie, housing sociale eco-housing, servizi alle persone e alle imprese, attività culturali, parcheggi, verde pubblico. Ritengo che il tema della riqualificazione degli edifici militari sia di grande attualità – ha proseguito Mellano – e di conseguenza è molto importante che le università diano il proprio contributo culturale e di ricerca”.

Il Vicesindaco del Comune di Torino, Guido Montanari, intervenuto al termine dell’incontro, si è detto molto interessato ad ampliare il discorso della sinergia tra enti e istituti di ricerca su un tema, quello della riqualificazione delle caserme, che “fa parte della trasformazione della nostra città, nell’ottica della valorizzazione del patrimonio costruito intesa non solo in senso economico, ma come restituzione alla città, sostenibilità ambientale e anche sociale”.

Ha chiuso l’incontro il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, Generale Carlo Magrassi, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra mondo militare, mondo della cultura e territorio per rendere il sistema più efficiente e, di conseguenza, più pronto a rispondere alle sfide del presente.

Foto: Lorenzo Attardo - Multimedia Lab DAD