Inizia la fase di applicazione pratica del documento di Ordine dei Medici di Torino e Politecnico “La cura al cittadino riparte in sicurezza”, contenente le raccomandazioni su misure e comportamenti da adottare nei luoghi di assistenza per evitare il diffondersi del contagio da SARS-CoV-2 durante le attività sanitarie.
Nelle scorse settimane l’Asl To5 (attraverso il proprio poliambulatorio specialistico di piazza Pellico a Chieri e una Rsa a gestione diretta) e una serie di medici di famiglia, pediatri, studi di medicina di gruppo, di Torino e della provincia hanno aderito alla prima sperimentazione, il “beta testing”, che consentirà di valutare la fattibilità e la sostenibilità delle indicazioni contenute nel documento, grazie alla collaborazione con i Mentori del progetto, provenienti sia da OMCEO che dal Politecnico.
Il documento, disponibile sui siti dell’Ordine dei Medici di Torino e del Politecnico di Torino, prende in considerazione gli studi dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici di continuità assistenziale e degli specialisti ambulatoriali, le residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e alcune strutture del territorio. Sono state effettuate modellizzazioni delle diverse condizioni di erogazione delle prestazioni sanitarie, formulando raccomandazioni utili a mitigare i rischi, con approfondimenti sulle corrette procedure di sanificazione di superfici e ambienti, sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e sull’importanza di intensificare l’informatizzazione dell’attività sanitaria, dal punto di vista amministrativo e clinico.
Il lavoro di “beta testing”, seguito da un gruppo di lavoro specifico Omceo-Politecnico, prevede confronti e valutazioni congiunte con i professionisti che operano nelle strutture e negli studi, sopralluoghi in presenza e valutazioni a distanza. Entro il mese di settembre il documento verrà aggiornato con le risultanze di questa attività.
“La collaborazione con OMCEO degli specialisti del gruppo di lavoro del Politecnico di Torino – conclude il Rettore Guido Saracco – ha consentito di garantire quell’approccio multi-specialistico che già si è rivelato essenziale nella progettazione della ripartenza di attività produttive, sportive, di istruzione, di intrattenimento e ora porterà i suoi frutti anche nel contesto sanitario”.