Prende il via l’ambizioso progetto del nuovo Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino, che vede coinvolte istituzioni ed enti locali nella realizzazione di un nuovo polo ospedaliero, universitario e di ricerca all’avanguardia internazionale.
Un investimento di oltre 400 milioni per riqualificare una vasta area della città. Il complesso sorgerà all’interno dell’area ex Avio-Oval, tra il grattacielo della Regione Piemonte e la stazione ferroviaria Lingotto, e sarà costituito da quattro poli funzionali connessi tra loro, dove verranno trasferite le attuali strutture sanitarie delle Molinette, del Cto e dell’Ospedale Sant’Anna, che attualmente compongono la Città della Salute e della Scienza, per un totale di 1040 posti letto nella nuova sede. Il Parco della Salute ospiterà la ricerca clinica, pre-clinica e traslazionale, offrirà una sede alle attività di didattica dei corsi di laurea in Medicina e nelle professioni sanitarie e accoglierà il personale necessario.
L’annuncio è arrivato oggi da parte della Regione Piemonte e sancisce l’avvio di due percorsi di lavoro: quello della bonifica delle aree coinvolte, che inizierà a giugno 2021, e quello della gara d’appalto che comincerà a maggio 2021, per arrivare all’aggiudicazione dell’opera a luglio 2022 e l’inizio dei lavori nella seconda parte di quell’anno. La realizzazione verrà seguita in tutte le sue fasi da due gruppi di lavoro specialistici, che ne analizzeranno le ricadute sul piano urbanistico, didattico, della ricerca e dell’innovazione, con il supporto delle migliori risorse presenti sul territorio.
A questo importante lavoro di consulenza prenderanno parte gli esperti del Politecnico, al fianco dell’Università degli Studi di Torino, della Città della Salute e delle istituzioni cittadine e regionali.
“Il nostro Ateneo – osserva Gianluca Ciardelli, docente di Bioingegneria Industriale del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS) e rappresentante del Politecnico in seno alla Cabina di monitoraggio del Parco della Salute, formalizzata nello scorso mese di ottobre 2020 - sta proponendo con forza il modello delle Comunità di Conoscenza e Innovazione promosse dalla Comunità Europea come luoghi fisici e virtuali per promuovere a livello locale la collaborazione tra l’elica Università-Industria-Stato e i corpi intermedi tipici di ciascun territorio. Il Parco della Salute sarà un modello virtuoso di questa collaborazione, punto di forza per il nostro territorio. Come Ateneo, potremo contribuire portando nei gruppi di lavoro che oggi si sono costituiti le nostre competenze, tipiche dei saperi politecnici: con il professor Filippo Molinari contribuiremo a fornire le conoscenze tecnologiche che affiancheranno quelle mediche e cliniche nel progetto formativo e di ricerca che crescerà nel contesto del Parco della Salute, mentre i colleghi Giovanni Durbiano e Giuseppe Scellato collaboreranno rispettivamente agli aspetti legati alla progettazione urbanistica e al trasferimento tecnologico/rapporti con le imprese”.
“Manteniamo l’impegno ad aprire il cantiere di edilizia sanitaria più importante del Piemonte – dichiara l’Assessore regionale alla Sanità del Piemonte e Presidente della Cabina di monitoraggio del nuovo Parco della Salute di Torino, Luigi Genesio Icardi, al termine della riunione di oggi che ha definito il cronoprogramma dell’opera - Un’opera da oltre 450 milioni di euro che consentirà non solo a Torino, ma a tutta la regione, di dotarsi di un nuovo polo ospedaliero, universitario e di ricerca d’avanguardia di rilevanza nazionale. Quello di oggi è il risultato di un intenso lavoro istituzionale e amministrativo che, nonostante l’emergenza pandemica, ha permesso di sbloccare la realizzazione di un progetto fermo da anni, meritevole della massima attenzione. Tra meno di tre mesi entreranno in azione le ruspe per la bonifica dell’area su cui sorgerà la nuova struttura, contestualmente alla procedura di aggiudicazione della costruzione dell’opera che vedrà l’apertura del cantiere nel secondo semestre del prossimo anno, in coincidenza con il completamento della bonifica. L’operazione verrà accompagnata passo a passo da due gruppi di lavoro specialistici che ne analizzeranno le ricadute rispettivamente sul piano urbanistico, didattico, della ricerca e dell’innovazione, con il coinvolgimento delle migliori risorse intellettuali del territorio”.
“Ringrazio tutte le istituzioni presenti nella cabina di monitoraggio del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino – dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - per il loro impegno di questi mesi, nonostante l’emergenza Covid. Siamo di fronte ad un passaggio importante, con l’avvio dei lavori per la bonifica dell’area dove sorgerà il più grande cantiere dei prossimi anni. Nel giorno in cui sono a Roma per incontrare il Commissario Figliuolo al quale chiediamo di avere più vaccini per proseguire nella nostra campagna, da Torino arriva un altro segnale di rinascita per la sanità piemontese con un’opera fondamentale per tutto il territorio”.
“Stiamo lavorando per il futuro della sanità torinese e piemontese con una grande e costruttiva sinergia tra gli Enti – commenta Giovanni La Valle, Direttore generale della Città della Salute di Torino – negli ultimi mesi sono stati compiuti importanti e significativi passi in avanti, che nel prossimo anno e mezzo si concretizzeranno con azioni operative per la costruzione del Parco della Salute che da troppo tempo i nostri cittadini attendono e chiedono. Ora siamo a un punto di svolta e ci stiamo avvicinando a quel progetto che permetterà di compiere il definitivo salto di qualità a tutta la Sanità piemontese”.
“Dopo la formalizzazione della cabina di monitoraggio avvenuta lo scorso mese di ottobre, con la nomina oggi dei componenti i gruppi di lavoro dei tavoli operativi e nonostante le difficoltà di operare in un contesto ancora di emergenza sanitaria, economica e sociale, si è compiuto un altro concreto passo avanti nella direzione che porterà alla nascita del Parco della Salute della Ricerca e dell’Innovazione, una realizzazione attesa e che avrà sicuramente ricadute importanti per Torino e tutta la regione - sottolinea la Vicesindaca della Città di Torino, Sonia Schellino -Ai due tavoli operativi e alle istituzioni che ne fanno parte - aggiunge Schellino - spetterà un lavoro impegnativo, poiché sono diversi gli aspetti di cui tenere conto e molteplici le tematiche da affrontare: dalle questioni urbanistiche a quelle economiche, dalla didattica alla ricerca e fino ai temi sociali e sanitari”.
“Il Parco della Salute è una grande opportunità per il nostro Ateneo e per tutto il territorio - dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Stefano Geuna - È l’occasione per potenziare ulteriormente la qualità dell’assistenza sanitaria e per integrare in modo sempre più efficace l’erogazione dei servizi a vantaggio del benessere delle persone con innovazione e ricerca, agenti chiave del futuro della salute pubblica. Nel futuro Parco della Salute le nostre eccellenze avranno modo di crescere ancora. Una struttura all’avanguardia consentirà di “facilitare” le attività assistenziali e di ricerca clinica, che già rappresentano un’eccellenza nella medicina internazionale, e di migliorare le possibilità di formazione dei professionisti sanitari. Il Parco sarà un paradigma di innovazione scientifica, sociale ed economica. La grande sinergia tra i diversi attori garantisce, in questo senso, l’ottimale realizzazione di un progetto strategico fondamentale per l’intera area metropolitana e per la Regione tutta, destinato a migliorare in modo significativo la sanità pubblica e a aggiungere innovazione, ricerca e formazione nel campo della medicina universitaria”.
“La Scuola di Medicina dell’Università di Torino è davvero felice di partecipare passaggi pratici che diano il senso di una reale operatività tesa alla realizzazione del PSRI - aggiunge il Direttore della Scuola medicina dell’Università degli Studi di Torino, Umberto Ricardi - L’auspicio di tutta la Scuola di Medicina, e in particolare di coloro che operano all’interno delle “datate” Molinette, è certamente quello di poter quanto prima svolgere la propria attività clinica e di ricerca in un moderno ospedale, davvero ormai indispensabile per migliorare l’assistenza ai nostri pazienti (umanizzazione delle cure) e per consentire in molti ambiti clinici significativi rinnovamenti tecnologici, non più compatibili con gli attuali vincoli edilizi e strutturali di un davvero vecchio ospedale”.
La Prefettura ha predisposto la bozza del protocollo d’intesa per assicurare adeguati presidi antimafia a tutela dei lavori di realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino. “Il protocollo, condiviso con il Ministero dell’Interno e con il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari – spiega il Prefetto Claudio Palomba - nasce dall’opportunità di rafforzare le cautele antimafia, efficaci ed adeguate a tutelare dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata un’opera di strategica importanza non solo per la città di Torino”.