A più di un anno dal lancio del piano nazionale “Industria 4.0” in Italia, dati e studi registrano una ripartenza degli investimenti in macchinari dovuta agli aiuti fiscali previsti dal piano; si parla però molto meno delle sfide che l’uso delle nuove tecnologie digitali pongono alle PMI.
Per queste imprese, infatti, il problema principale che può frenare la transizione a Industria 4.0 può essere il capitale umano e la maturità digitale dei principali processi gestionali. Per queste imprese, più studi registrano investimenti limitati sia in formazione che nella re-ingegnerizzazione dei processi necessaria per gestire le attività produttive con approcci guidati dai dati e maggiormente integrati. Per questo motivo il piano Industria 4.0 promuove misure volte ad aiutare le PMI a definire gli ambiti di intervento degli investimenti in innovazione digitale.
Il Politecnico di Torino, con il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione, ha avviato uno dei primi progetti in Italia per sviluppare una metodologia di audit per valutare la maturità delle PMI a investire in iniziative di Industria 4.0 e per supportare quindi queste realtà nel definire una roadmap di intervento. Il progetto, finanziato da Fondirigenti, ha potuto avvalersi del supporto del Digital Innovation Hub del Piemonte e ha coinvolto due aziende pilota. La metodologia oggetto del modello di audit ha potuto anche avere riscontri per un fine tuning derivanti da un campione di 25 imprese in Piemonte che hanno effettuato in concreto l’audit grazie ad un secondo e parallelo progetto, finanziato anch’esso da Fondirigenti, la cui titolarità e attività è stata di Skillab.
In questa direzione il Politecnico di Torino ha organizzato presso Skillab un primo workshop rivolto agli enti territoriali di Confindustria. Il workshop segna anche l’avvio della fase di industrializzazione degli audit digitali in modo che un numero più ampio di PMI possa essere supportato nella comprensione delle sfide e opportunità offerte da Industria 4.0.