Il workshop internazionale “Save the traditional village Italy” 2019 – che si è tenuto a Gressoney Saint-Jean dall’8 al 16 luglio - fa seguito all’iniziativa nata lo scorso anno in Cina, organizzata dalla Shanghai Jiao Tong Univerisity in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico, per iniziativa della professoressa Carla Bartolozzi in qualità di responsabile scientifico.
Quest’anno il Workshop è stato organizzato dal DAD in collaborazione con lo IAM ed è stato ospitato a Torino e a Gressoney, dove il caso studio è stato individuato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Gressoney Saint-Jean: si è così riprodotta in Italia l’esperienza del 2018, in un contesto alpino di grande interesse.
Un gruppo internazionale formato da 20 studenti ha dunque partecipato alle giornate di studio, effettuando sopralluoghi e lavorando a proposte di valorizzazione che hanno riguardato due temi principali: le case tradizionali walzer e una cava di marmo abbandonata. Gli studenti, divisi in 5 gruppi, hanno presentato, alla fine del workshop, davanti all’Amministrazione locale e a tutti i soggetti coinvolti, gli esiti del lavoro, proponendo soluzioni innovative in relazione alle quali si potrà estendere un dibattito sulle azioni future da avviare per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio identitario della località di Gressoney Saint-Jean.
La prima edizione di “Save the traditional Village”, si era svolto in parte a Shanghai e in parte in una località nella regione di Yunhe, città di Lishui, provincia dello Zhejiang. Il Workshop aveva come obiettivo la proposta di un nuovo progetto di conservazione e valorizzazione di un villaggio tradizionale cinese, a partire da uno studio interdisciplinare fondato sulla condivisione delle scelte da parte della popolazione locale. Al workshop avevano partecipato studenti e docenti tutors di varie discipline, provenienti dalla SJTU, dal Politecnico, dall’Università di Hong Kong, Università di Zhejiang, Università di Tongji.
L’iniziativa nasce all’interno di accordi e relazioni di scambio già consolidate con la Shanghai Jiao Tong Univerisity, che nell’edizione di quest’anno ha coinvolto Honk Kong University, Macau University of Science and Technology, University of Macau, Zhejiang University. Hanno collaborato l’architetto Luciano Pia e i professori Yongkang Cao (SJTU), Du Qian (SJTU), Roberto Dini (DAD, IAM) e Matteo Dario Paolucci (IUAV).