Porta la firma del Politecnico di Torino e del Competence Industry Manifacturing 4.0 la Stella della Mole, la statuetta che diventerà il nuovo premio per i vincitori del Torino Film Festival, presentato oggi al Museo del Cinema.
Il Festival, infatti, ha adottato una nuova identità visiva, con un logo ispirato appunto alla stella che sovrasta la Mole e che in sé racchiude la memoria della città, culla del cinema ai suoi albori, dell’operosità e dell’ingegnosità di tutto il territorio.
A questa storia si ispira anche il nuovo Premio Stella della Mole, riconoscimento con cui saranno premiati i vincitori del Festival, al pari del Leone di Venezia, la Palma di Cannes o l’Orso di Berlino.
L’originale, posto sulla punta dell’edificio simbolo di Torino è un “dodecaedro stellato”, tridimensionale, dal peso di 240 chilogrammi e la larghezza di due metri e 40 centimetri. La stella è in qualche modo diventata un elemento simbolico della città e oggi il Politecnico, attraverso il CIM 4.0 - Competence Industry Manifacturing 4.0, di cui l’Ateneo è fondatore, insieme a Università degli Studi di Torino e 23 partner aziendali, la ripropone in una veste del tutto nuova e altamente tecnologica.
La statuetta che verrà consegnata ad attori, registi e premiati del Torino Film Festival riprodurrà fedelmente la stella originale ma avrà una fattura del tutto innovativa: sarà realizzata in una lega di alluminio attraverso il procedimento dell’Additive Manufacturing, o manifattura additiva, cioè la stampa 3D per applicazioni industriali, campo di competenza del CIM 4.0.
Il principale vantaggio dell’Additive Manufacturing è il poter realizzare oggetti dalla grande complessità geometrica nell’arco di poche ore senza l’ausilio di altre attrezzature o utensili. Con questa tecnologia si apre infatti una grande libertà di progettazione senza i vincoli imposti dai tradizionali metodi produttivi, permettendo maggiore personalizzazione dei prodotti.
Per costruire la stella è stata utilizzata una macchina a letto di polvere con sorgente laser: il processo produce un oggetto a partire da polveri metalliche (in questo caso una lega di alluminio) che vengono fuse da un fascio laser strato dopo strato. La prima fase consiste nella deposizione di un sottile strato di polvere sopra una piattaforma. La sezione della parte viene scannerizzata e le polveri, dopo essere state sinterizzate dal laser, solidificano. Successivamente la piattaforma viene abbassata e viene steso un nuovo strato di polvere. Il processo si ripete fino a quando il componente risulta ultimato.
Anche la base, progettata dal Competence Center per il Torino Film Festival, è un chiaro richiamo alla Mole Antonelliana ed è realizzata in Additive Manufacturing con materiale polimerico, il PA12.
“Viviamo in un mondo che sta effettivamente ‘cambiando passo’”, ricorda il Rettore Guido Saracco: “In un quadro come quello attuale, il ruolo di una grande università come il Politecnico di Torino è anche quello di creare sempre più contatti tra il mondo della ricerca e la società civile e questa collaborazione va proprio in questa direzione: il coinvolgimento del CIM4.0, centro altamente tecnologico della nostra città, in un’operazione culturale come il Premio Stella della Mole è il simbolo del fatto che la ricerca e l’innovazione possono permeare davvero il nostro tessuto sociale e arricchirlo con modalità del tutto nuove”.
“Aver contributo alla realizzazione del Premio destinato alla premiazione del Torino Film Festival 2020, ci rende felici e orgogliosi ma soprattutto dimostra come le nuove competenze e tecnologie, che caratterizzano le attività del nostro centro focalizzato sulla industria 4.0, possano contribuire a ideare oggetti bellissimi e di design, destinati anche ad altri settori rilevanti come ad esempio quelli rappresentati dal cinema e dal turismo”, conclude Enrico Pisino, Ceo del CIM4.0.