Il crollo del Ponte Morandi a Genova lo scorso agosto, così come - neanche un mese dopo - lo schianto del viadotto stradale di Calcutta, fortunatamente senza vittime, sono soltanto alcuni degli esempi che hanno acceso i riflettori della cronaca sull’urgenza di monitorare la resilienza delle infrastrutture pubbliche sottoposte alla violenza di eventi naturali imprevedibili e sempre più frequenti.
La rete di trasporto fornisce infatti i servizi essenziali che sono alla base delle società sviluppate e costituiscono la spina dorsale dell’economia, della sicurezza e del benessere di un Paese: è dunque di particolare importanza mantenerla efficiente, sicura e resiliente. Oltre alle conseguenze in termini di vittime, l’interruzione di una rete di trasporto comporta una paralisi che si ripercuote a lungo termine sull’intero sistema economico e produttivo.
Date queste premesse il confronto che si è tenuto al Politecnico di Torino, di respiro internazionale, è stato un momento utile per discutere dei sistemi di monitoraggio delle infrastrutture, utili per ottenere informazioni sulle condizioni della struttura e, in caso di necessità, intervenire tempestivamente; ma soprattutto si sono poste le basi per creare un forum periodico sulla sicurezza delle Infrastrutture di Trasporto (ITs) in un’ottica di condivisione delle conoscenze anche attraverso sessioni con i diversi operatori, e per migliorarne la Gestione e la Sicurezza.