Mercoledì 10 aprile il TLLab - Teaching and Language Laboratory del Politecnico ha dato inizio alla sua attività con un affollato workshop sull’insegnamento in lingua inglese tenuto dal professor Sebastian Macmillan dell’Università di Cambridge.
Ad inaugurarlo il Rettore e il Vicerettore per la didattica Sebastiano Foti, che hanno ribadito l’importanza del progetto per il miglioramento e il rinnovamento della didattica, in linea con quanto previsto dal piano strategico PoliTo4Impact. "Vogliamo dare ai nostri docenti strumenti per migliorarsi continuamente nella loro fondamentale missione della didattica – ha dichiarato Guido Saracco - È inammissibile che oggi si possa diventare professore senza dimostrare di saper insegnare. Lavoreremo perché la didattica ritorni ad essere centrale nelle università".
“Stiamo lavorando perchè il Teaching Lab possa divenire in futuro non solo un luogo fisico, ma soprattutto il centro di aggregazione di una comunità che vuole confrontarsi e crescere per garantire una qualità della didattica sempre all’altezza delle legittime aspettative dei nostri studenti” ha aggiunto il professor Foti.
Quaranta docenti tra ordinari, associati e ricercatori, appartenenti a tutti i collegi dell’Ateneo, hanno dato vita ad un intenso e dinamico lavoro di gruppo sugli elementi vincenti, ma anche sulle difficoltà e gli strumenti necessari a tenere un corso in inglese che sia efficace ed esaustivo. Un’esigenza sempre più sentita da tutto il corpo docente, che deve oggi confrontarsi con studenti che provengono da 120 paesi del mondo e che deve insegnare in 19 corsi di laurea (5 triennali e 14 magistrali) interamente erogati in lingua inglese. Come ricordato infatti all’apertura del workshop da due degli esperti linguistici, Mary McIntosh e Margaret Pate: “Many higher education institutions are facing new diversity issues as well as opportunities arising from educational settings where students and teachers often have different first languages, cultural backgrounds, and expectations about the teaching and learning processes and outcomes”.
I partecipanti hanno lavorato ruotando su cinque gruppi , ad ognuno dei quali è stato assegnato un esperto linguistico dell’Ateneo come facilitatore: oltre al costruttivo confronto con colleghi provenienti da ambiti disciplinari molto differenti, è stata apprezzata dai partecipanti la creazione di schemi concettuali per una riflessione sul lavoro svolto e la possibilità di parlare di didattica innovativa e di avanzare proposte concrete.
La scelta di uno spazio dedicato alla didattica innovativa che non sia solo fisico ma anche virtuale si è confermata vincente. L’Ateneo sta lavorando per creare il polo del TLLab lungo l’asse di via Boggio, dove è in corso di realizzazione un’aula arredata e attrezzata per sperimentare forme di didattica innovativa. Anche al Castello del Valentino è in corso di realizzazione, da parte del DIST, un’aula dinamica e flessibile che entrerà nel circuito del TLLab. Nell’ambito del catalogo “permanente” di servizi e percorsi rivolti ai docenti, saranno anche implementati materiali online a disposizione dei docenti e a beneficio degli studenti.
Il prossimo appuntamento è previsto per metà maggio. Saranno presentati i risultati dell’indagine svolta all’interno dei Collegi volta ad indagare e a condividere le diverse forme di didattica innovativa già in atto in Ateneo.
In chiusura Cristiana Rossignolo - Referente del Rettore per il Teaching Lab e il Centro Linguistico di Ateneo – ha dichiarato "Sotto la guida del professor Sebastian Macmillan i colleghi si sono confrontati tutto il giorno con entusiasmo ed interesse, segnali di una comunità accademica che ha una gran voglia di investire e innovare nella didattica”