Da 11 anni la “Settimana Italia-Cina della Scienza, Tecnologia e Innovazione” unisce questi due paesi all’insegna della valorizzazione dei sistemi nazionali di ricerca ed innovazione, favorendo gli scambi accademici, scientifici e tecnologici nei settori comuni di rilevanza strategica e sociale. Questa collaborazione ormai storica è possibile grazie al programma bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica, promosso dai due governi attraverso il Ministero Italiano dell’Università e della Ricerca e il Ministero Cinese della Scienza e della Tecnologia, e coordinato per l’Italia da Città della Scienza in collaborazione con il CNR, in partnership con BMSTC (Beijing Municipal Science & Technology Commission) e BAST (Beijing Association for Science & Technology).
Il Politecnico ha partecipato all’undicesima edizione della Settimana Italia-Cina – che si è svolta dal 1 al 3 dicembre scorso - presentando, in occasione dell’evento “Networking Hub 4 - Transizione energetica: green energy e smart grids”, il “Joint Research Centre on Energy Transition, Modeling and Simulation”, frutto della collaborazione di lungo corso con la Shanghai Jiao Tong University (SJTU) e di cui sono co-direttori il professor Ettore Bompard per PoliTO e il professor Zheng Yan per SJTU. Il centro di ricerca si presenta come un esempio di come Cina e Italia possano cooperare proficuamente nel campo della transizione energetica. Durante l’evento, i co-direttori hanno passato in rassegna la storia della cooperazione tra PoliTO e SJTU, così come il background e le missioni del centro di ricerca congiunto. Sono inoltre stati presentati numerosi progetti di ricerca condotti da entrambe le parti con il fine di aumentare l’attenzione su questa tematica di ricerca così strategica e favorire la collaborazione con altri centri, ma anche con aziende innovative e laboratori italiani e cinesi.
In generale, l’edizione di quest’anno della Settimana Italia-Cina ha volto lo sguardo alla ripartenza post-pandemia, alle trasformazioni della società e dell’economia con la transizione digitale e la sostenibilità ambientale, facendo tesoro della cooperazione tra operatori italiani e cinesi consolidata nel corso degli anni. I temi di interesse comune, che hanno già forgiato partenariati di successo, sono stati la fisica delle particelle e delle alte energie, i materiali avanzati, la manifattura avanzata e l’energia.
Si è trattato del contesto ideale per fare networking: infatti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di incontrarsi per costruire nuovi partenariati accademici, scientifici e industriali con potenziali partner cinesi. Un’occasione di internazionalizzazione e crescita per l’intero sistema dell’innovazione pubblico e privato italiano, che attraverso il confronto e lo scambio con una nazione in ascesa, cerca di rispondere alle sfide del presente e del futuro.