Il Piccolo principe è “atterrato” al Politecnico, nell'ambito della manifestazione "Torino che legge 2016", con un seminario organizzato dal Progetto bibliotecario urbano sul Pubblico Dominio (che vede come partner Politecnico, Università di Torino, Biblioteche Civiche e Fondazione Teatro Nuovo); l’incontro è stato l’occasione per discutere dei temi del diritto d’autore e del riuso digitale delle opere, partendo proprio da uno dei più noti romanzi del Novecento.
Il Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry uscì negli Stati Uniti il 6 aprile 1943, contemporaneamente in inglese e francese. Da allora questo romanzo ha venduto oltre 140 milioni di copie e si affaccia dagli scaffali di tutto il mondo, tradotto in 220 lingue, in molteplici edizioni.
Il seminario si è focalizzato in primo luogo sul dibattuto conflitto tra pubblico dominio e politiche editoriali, che secondo diversi opinioni non sarebbero danneggiate dal decadimento dei diritti d’autore, ma anzi ne verrebbero alla fine rinvigorite. L'entrata in pubblico dominio del Piccolo principe, infatti, ha determinato una moltiplicazione delle sue edizioni, dai libri a fumetti ai libricini ad un euro, dalle versioni cinematografiche e teatrali agli adattamenti e riduzioni televisive.
In secondo luogo, il caso de Il piccolo Principe e delle opere di Saint-Exupéry pone in evidenza il tema cruciale relativo alla necessità diarmonizzazione (almeno) a livello europeo della legislazione sul pubblico dominio. Infatti Saint-Exupéry è morto in guerra e le opere di autori che sono morti per la Patria durante le due guerre mondiali per la Francia ottengono l’estensione della tutela per altri 30 anni. Questo significa che il Piccolo principe in Francia entrerà nel pubblico dominio solo nel 2045.
Il seminario, infine, ha provato ad individuare le ragioni che hanno fatto del Il Piccolo principe l'opera della letteratura francese più letta al mondo, compresi i più recenti “riusi” 2.0” dell’opera.
La Fondazione Teatro Nuovo e il Liceo "Germana Erba" ha concluso la mattinata presentando un estratto dello spettacolo “Il piccolo principe”, liberamente tratto dal romanzo, con regia di Andrea Dosio, musiche di Bruno Coli, coreografie di Gianni Mancini, preparazione vocale di Gabriele Bolletta.