Si è svolto questa mattina, presso l’Aula Magna del Politecnico, l’evento di presentazione della GM Global Propulsion Systems Academy, iniziativa nata dalla partnership tra ANFIA, General Motors e il Politecnico di Torino con lo scopo di sviluppare un progetto sinergico tra industria automotive e ambiente accademico, anche in ragione della sempre maggiore importanza che le forme di "didattica innovativa” hanno assunto per la formazione universitaria.
L'Academy fornirà un catalogo di corsi interdisciplinari - correlati a tematiche quali metodologie e strumenti per la gestione della qualità nei processi produttivi, tecniche di approvvigionamento e standard di progettazione - destinati agli studenti del Politecnico di Torino e ai dipendenti dei fornitori automotive europei. I corsi inizieranno a gennaio 2020 e sarà possibile iscriversi attraverso la piattaforma online di ANFIA Service – società di servizi di ANFIA - responsabile della parte gestionale. Le lezioni si svolgeranno presso il Politecnico di Torino e saranno tenute da esperti provenienti da General Motors, mentre le classi saranno così composte: 40% fornitori automotive, 40% studenti del Politecnico – di tutti i corsi di laurea (triennale e magistrale) e di Dottorato di ricerca–e 20% personale interno di GM. Al termine di ciascun corso, tutti i partecipanti riceveranno la certificazione di partecipazione e gli studenti potranno richiedere il riconoscimento dei crediti accademici.
Durante l’evento sono stati presentati i dettagli dell’offerta formativa e le modalità di iscrizione e partecipazione ai corsi. Infine, è stato lanciato il contest per la realizzazione del logo ufficiale dell’Academy, al quale potranno partecipare tutti gli studenti del Politecnico.
Dichiara Sebastiano Foti, Vice Rettore per la Didattica del Politecnico di Torino: “Per i nostri studenti partecipare a questi corsi rappresenta l’occasione per confrontarsi con le problematiche reali delle aziende e con chi le conosce e le affronta dall’interno. In linea con la didattica innovativa, sempre più utilizzata nel nostro Ateneo, le modalità del “learning by doing” consentiranno ai ragazzi di applicare le loro competenze teoriche all’interno di un gruppo di lavoro eterogeneo per affrontare i problemi reali del contesto produttivo locale”.