Martedì 2 febbraio, in diretta streaming, il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la Sindaca della Città Metropolitana, Chiara Appendino, il Sindaco del Comune di Grugliasco, Roberto Montà, il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco e il Presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina hanno siglato il protocollo di intesa per la valorizzazione dell’insediamento del Polo Scientifico di Grugliasco.
Il nuovo insediamento ospiterà i Dipartimenti dell’Università degli Studi di Torino di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, che, insieme all’adiacente complesso edilizio dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e di Scienze Veterinarie, concorreranno ad articolare un nuovo modello di Campus Universitario Metropolitano.
Il protocollo sottoscritto oggi si pone l’obiettivo di migliorare i servizi per la popolazione universitaria e favorire i processi di innovazione sociale e di sviluppo economico nell’ottica della massima integrazione fra territorio e Atenei, attraverso una serie di azioni relativamente a: mobilità e accessibilità, con particolare attenzione a forme di mobilità sostenibile e dal basso impatto ambientale; ricerca, innovazione e sviluppo, attraverso collaborazioni che prevedano il coinvolgimento attivo di imprese, accademia, settore pubblico e società civile, con particolare attenzione alla nascita di coworking, start-up, incubatori di impresa, laboratori nonché spazi per insediamenti a disposizione delle imprese per rinforzare e sviluppare sinergie e collaborazioni con il tessuto imprenditoriale del territorio anche mediante l’individuazione di possibili sinergie con sistemi di rappresentanza dei datori di lavoro e delle Fondazioni bancarie; formazione, con particolare attenzione allo sviluppo di sinergie con il sistema produttivo (mediante strumenti quali apprendistati di alta formazione, dottorati industriali e/o in apprendistato), all’integrazione con il sistema scolastico territoriale e con gli istituti di secondo grado, alla possibilità di sviluppare Percorsi di Specializzazione Tecnica Post Diploma (I.T.S.) riferiti alle aree considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività del Paese, realizzati secondo il modello organizzativo della Fondazione di partecipazione in collaborazione con imprese, università/centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali, sistema scolastico e formativo; transizione verso un’economia circolare, quale modello progressivamente alternativo all’attuale modello economico lineare in coerenza con la "nuova agenda strategica 2019-2024” che guiderà i lavori del Consiglio europeo e gli orientamenti per i programmi di lavoro delle altre istituzioni dell’UE; riduzione dell’impronta ambientale, nella progettazione del Polo Scientifico e delle strutture ad esso connesso (residenze, viabilità, etc…); miglioramento degli Stili di Vita e del Benessere della comunità, sviluppando, con il Polo Scientifico, un modello replicabile in altri contesti e che possa funzionare da raffronto e stimolo per le politiche ambientale del contesto territoriale ad esso vicino; integrazione dei sistemi informativi e delle infrastrutture necessarie per favorire l’intermodalità e l’interoperabilità; residenzialità degli studenti, ritenendo fondamentale la necessità di riuscire a calmierare il mercato degli affitti per gli studenti e del personale universitario; servizi ai futuri fruitori (studenti e visiting professors), anche valutando la possibilità di compiere congiuntamente studi di approfondimento che li vedano direttamente coinvolti, con l’obiettivo di realizzare servizi (a destinazione commerciale, culturale, sportiva, verde...) che dovranno essere rispondenti alle esigenze dell’utenza e, contemporaneamente, il più possibile fruibili dai cittadini, per facilitare l’integrazione fra territorio e Atenei.
Il nuovo Polo Scientifico si estenderà su una superficie di 121.660 mq e porterà a un significativo aumento della popolazione universitaria a Grugliasco dalle attuali 5.000 unità fino alle oltre 10.000. La copertura economica dell'intervento è garantita da un contributo del Ministero dell'Università e della Ricerca di 42.5 milioni e dall'anticipazione finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Nel progetto sono previsti 22.000 mq per aule per didattica e per lo studio, spazi comuni e servizi per studenti mentre 47.500 mq saranno l’estensione degli spazi per la ricerca. Alle attività sportive multiple affidate al Cus Torino (basket, volley, pallamano, lotta, ginnastica artistica/ritmica, ecc.) saranno dedicati 7.300 mq inclusa la pista di atletica leggera al coperto (discipline della velocità, salto in alto, lungo e con l’asta). Punto di snodo e di interazione fra l’attività universitaria e la città una grande piazza attrezzata di 7.200 mq, spazi per la ristorazione, caffetteria e aree relax all’interno degli edifici (a gestione diretta dell’Università) e il nuovo parco urbano di 40.000 mq. A completamento dell’opera la passerella sulla ferrovia, la viabilità di accesso e l’implementazione del sistema delle piste ciclabili.
Agli spazi dedicati alla didattica ed alla Ricerca saranno disponibili ulteriori 50.000 mq destinabili a specifiche iniziative connesse allo sviluppo economico in raccordo con le aziende. Un pool straordinario di risorse tecniche e strumentali, strutture di ricerca di base e laboratori di ricerca avanzati saranno disponibili per una base ampia di potenziali utenti e contribuiranno al rafforzamento del trasferimento tecnologico dagli Atenei verso le imprese, a sviluppare progetti di innovazione offrendo al sistema di imprese l’accesso a strumenti (open access), laboratori (joint lab), tecnologie e professionalità avanzate, costruire partnership strategiche capaci di attrarre finanziamenti pubblici (bandi europei, nazionali e regionali) e privati (da fondi di investimento, venture capital, etc) e non ultimo contribuire a formare competenze professionali indispensabili da inserire nel mondo produttivo.
Il progetto di riunire in unico campus Dipartimenti differenti, permetterà di sviluppare maggiore sinergia tra i ricercatori in settori interdisciplinari, come l’Agrifood, la Chimica Verde, l’Energia Sostenibile, le Scienze dei Materiali, la Bioeconomia e la Sostenibilità Ambientale nell’ottica di un concetto di moderna “one health” che correla salute umana, animale ed ambientale. Allo stesso tempo la filiera della sanità animale potrà costituirà un ponte ideale tra le attività in questo campo e quelle nella costruenda Città della Salute.
“La nascita di un Polo come quello di Grugliasco è estremamente significativa perché potranno trovarvi casa progetti e attività comuni dei due Atenei torinesi, sia per quanto riguarda la ricerca, che la didattica. Il Politecnico potrà contribuire offrendo a questo centro di eccellenza la propria “conoscenza politecnica”, in particolare nell’ambito dell’ICT a supporto dell’agricoltura e di tutte le discipline proprie delle tecnologie green, con l’obiettivo, comune con gli altri attori di questo protocollo, di generare anche con iniziative di edilizia universitaria sostenibile impatto sulla società e contribuire a uno sviluppo dei territori basato sul valore della conoscenza e della formazione”, commenta il Rettore Guido Saracco.