Dalle aule dell’Ateneo torinese a Paperopoli per una buona causa. La professoressa Barbara Caputo, docente di Ingegneria informatica, ha fatto il suo debutto su Topolino sotto lo pseudonimo di Barb Quackut, nella storia intitolata Paperina e la selezione scientifica. Al suo fianco un’altra ricercatrice, la docente di Chimica dell’Università degli Studi di Bari Luisa Torsi.
Un’iniziativa particolare, realizzata con l’avvicinarsi della Giornata Internazionale della Donna nell'ambito del programma I talenti delle donne, promosso dal Comune di Milano e dalla Fondazione Bracco per valorizzare i ruoli femminili nelle diverse discipline creative e sottolineare i mutamenti della società, sempre più inclusiva anche nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
Paperina e la selezione scientifica, scritta da Gaja Arrighini e con i disegni di Silvia Ziche, ci porta nel Club delle Ragazze di Paperopoli, dove Paperina invita due scienziate della Quack Foundation della Calisota Valley, che riusciranno a conquistare con i loro racconti e le loro scoperte i personaggi del fumetto.
La storia e l’approfondimento del numero 3354 di Topolino intendono dare spazio alla scienza vista dalla prospettiva femminile, anche con un’intervista doppia a Caputo e Torsi. Le due ricercatrici, lasciate le “piume” da abitanti di Paperopoli, spiegano a giovani lettrici e lettori la loro missione: fanno parte del progetto #100esperte, una banca dati online creata dall'Osservatorio di Pavia con l’associazione Gi.U.Li.A., sviluppato dalla Fondazione Bracco con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, che contiene i profili di oltre 220 esperte di STEM, settore strategico per lo sviluppo economico e sociale, ma purtroppo storicamente poco rappresentato dalle donne.
“La richiesta di Topolino è giunta inattesa e bellissima – commenta la professoressa Caputo – Non mi sarei mai aspettata di finire in una storia ambientata a Paperopoli, ma ho accettato con piacere per far vedere a più ragazze possibile il mondo di opportunità offerte loro dalle discipline matematiche, scientifiche e tecniche. È vero che i miei colleghi maschi hanno compreso il messaggio delle pari opportunità, ma la parità di genere non è ancora una realtà nel mondo del lavoro e dello studio. Le cose vanno bene, ma le donne sono ancora fuori dai centri decisionali, dai posti che contano per retribuzione e prestigio. C’è ancora tanta strada da fare”.
[Immagini tratte da Topolino n.3354, copyright Disney, courtesy of PaniniComics e Fondazione Bracco]