ll team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM), con base al DIGEP - Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico ha presentato il Report sulle startup a significativo impatto sociale e ambientale in Italia, startup che si collocano a metà tra le organizzazioni nonprofit e le imprese forprofit, che si possono distinguere in Startup Innovative a Vocazione Sociale (SIaVS), Società Benefit e B Corp. SIaVS e Società Benefit sono state introdotte dall’ordinamento giuridico italiano, mentre le B Corp sono certificate da un ente privato internazionale (B Lab).
In Italia, le startup certificate a significativo impatto sociale sono 486, con un aumento del 28% rispetto alla fine del 2021, contro la crescita del 12% delle altre startup. In particolare, le Società Benefit hanno avuto una variazione positiva del 143% e ad oggi costituiscono il 64% delle startup del campione preso in esame, anche grazie agli incentivi statali stanziati. Queste realtà impiegano mediamente 1,4 dipendenti, a fronte di 1,3 dipendenti impiegati nelle altre tipologie, mentre i ricavi medi, intorno a 128 mila euro, non mostrano differenze tra le diverse forme di startup.
Alla luce di questi risultati, il Professor Paolo Landoni, Direttore scientifico della ricerca, ha dichiarato: “É incoraggiante vedere che non solo sta crescendo il numero di startup che esplicitano un loro impegno per la società e l’ambiente, ma che questa crescita è superiore a quella delle Startup Innovative in generale (28% vs 12%). Inoltre, ci sembra stia aumentando, anche grazie al nostro contribuito informativo negli ultimi anni, la consapevolezza dell’esistenza e delle caratteristiche di queste forme di impresa ibrida all’interno dell’ecosistema imprenditoriale italiano.”
Infine, sempre più startup si distinguono non solo per aver un impatto sociale e ambientale positivo, ma anche per aver raggiunto risultati economicamente rilevanti: lo studio di Social Innovation Monitor ha infatti individuato 23 startup a significativo impatto sociale e ambientale che si sono distinte particolarmente in termini di ricavi, numero di dipendenti e finanziamenti ricevuti.
Tra queste, Energy Dome S.p.a., che ha sviluppato una tecnologia basata sull’utilizzo della CO2 per lo stoccaggio di grandi quantitativi di energia elettrica. Questa azienda è rientrata tra le migliori startup per i finanziamenti raccolti entro la fine dello scorso anno, 13,5 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 10 milioni di euro raccolti in questi ultimi mesi; xFarm S.r.l., startup operante nell’ambito agritech, prima della fine dello scorso anno aveva raccolto oltre 3 milioni di euro e nel corso di questo anno ha raccolto più di 16 milioni di euro; Bit Mobility S.r.l., startup di sharing mobility elettrica, è rientrata nel migliore 1% delle società analizzate per livello e crescita dei ricavi e del numero di dipendenti (87). Nel 2021 la società è arrivata a superare la soglia sul valore della produzione prevista per le Startup Innovative, raggiungendo ricavi superiori a 5 milioni di euro.
La ricerca è stata condotta dal team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM) e grazie al supporto di Ashoka, Assobenefit, BTO Research, Fondazione Social Venture GDA, Greenlance, InnovUp, Instilla, Italian Tech Alliance, Lenovys, Lifegate Way, Molten Rock e Social Innovation Teams (SIT)
Il report pubblico è scaricabile qui, quello completo sarà disponibile a breve sul sito SIM www.socialinnovationmonitor.com