Il Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Torino ha approvato quest’oggi all’unanimità, su proposta del Rettore, il bilancio previsionale 2017 dopo aver acquisito il parere favorevole del Senato Accademico nella seduta del 20 dicembre scorso.
“Si tratta di un bilancio ancor più ambizioso di quello del 2016, che prevede investimenti significativi, per sostenere la crescita di un Ateneo che negli ultimi anni ha registrato un costante incremento del numero di studenti, ha rafforzato il proprio legame con il territorio in partnership con il sistema socio-economico e accresciuto la propria competitività, come dimostrano i recenti ranking internazionali”, commenta il Rettore Marco Gilli, che prosegue: “Gli investimenti che abbiamo programmato si propongono innanzitutto di migliorare la qualità dell’offerta formativa, offrendo agli studenti spazi adeguati e laboratori didattici avanzati; sono previsti investimenti ingenti per il Progetto To-Expo ormai prossimo alla fase attuativa e sono confermate le risorse stanziate lo scorso anno per il progetto MOI. Ma non basta, per continuare ad accogliere l’elevato numero di studenti che si rivolge al nostro Ateneo, avremo bisogno di nuovi spazi presso il Campus della Scuola di Ingegneria e la Cittadella. Un’importante quota di investimenti sarà dedicata al completamento del piano di programmazione del personale già intrapresa, che ci porterà a bandire 275 posizioni di ruolo e 220 a tempo determinato nel triennio 2016-2018. Infine, gli investimenti in Ricerca e Trasferimento Tecnologico: si stratta della voce di bilancio che prevede gli impegni economici più ingenti e rappresenta in qualche misura l’ultima fase dell’attuazione del Piano strategico approvato nel 2014 . Gli investimenti si sviluppano lungo due filoni paralleli, tra loro complementari: da un lato l’individuazione delle aree di ricerca strategiche per l’Ateneo, dove concentrare significative risorse umane e finanziarie (ad esempio i Centri Interdipartimentali) e il pieno supporto alle iniziative di eccellenza per attrarre ricercatori di talento e incentivare i ricercatori che conseguono prestigiosi riconoscimenti (ERC e similari); dall’altro lato, il budget prevede uno spazio adeguato per la ricerca «curiosity driven», che in prospettiva potrebbe assumere valore strategico e risorse significative perché dalla ricerca diffusa possa emergere l’eccellenza”.
Le linee strategiche intorno alle quali è stato predisposto il bilancio preventivo sono così articolate:
- circa 9 M di euro l’anno per il consolidamento dei Centri di Ricerca Interdipartimentali, con un investimento di 25 M nel triennio 2016-2018 (oltre ai sei centri su Additive/Advanced Manifacturing, Mobility, Energy, Big Data/Data Science, Future Urban Legacy Lab, Bioengineering); sono in corso di valutazione da parte del Nucleo di Valutazione 12 proposte per nuovi Centri interdipartimentali;
- circa 13 M di euro l’anno per le iniziative di eccellenza, l’incentivazione della progettualità e l’attrazione di ricercatori di talento (ERC, bandi competitivi per giovani, starting grant, visiting professors e, a partire dal 2017, 3 M di euro l’anno per l’incentivazione della progettualità europea e in partnership con il sistema industriale;)
- circa 2.5 M di euro per il supporto alle iniziative di trasferimento tecnologico
- circa 7.5 M di euro l’anno per il finanziamento diffuso della Ricerca, di cui un investimento pluriennale complessivo di 5 M l’anno a partire dal 2017 per tutti i Professori e Ricercatori di ruolo dell’Ateneo (con disponibilità immediata, per i ricercatori che lo richiederanno, dell’intero budget 2017-2018 pari a 10 M), e la conferma dell’investimento aggiuntivo di 2.5 M l’anno per la progettualità dei Dipartimenti stanziato nel 2016.
Il CdA ha auspicato che ulteriori risorse per il finanziamento della Ricerca, con particolare riferimento all’incentivazione e alla premialità dei progetti europei e industriali e al finanziamento di base, possano rendersi disponibili in sede di approvazione del conto consuntivo 2016, previsto a marzo/aprile 2017. Il Cda ha inoltre deliberato che il finanziamento di base pluriennale non sarà ulteriormente assegnato negli anni successivi ai Professori/Ricercatori che non abbiano ottenuto una valutazione positiva ai sensi del comma 7 dell’art. 6 della Legge 240/10 (ovvero la valutazione utile per l’ottenimento delle progressioni stipendiali triennali).